Guida in autostrada scatta il TIMER: puoi guidare solo ed unicamente per questo tempo | Se superi il limite ti stracciano la patente

Il timer in autostrada - circuitolavoro.it
I conducenti devono fare i conti con un limite ben preciso in autostrada: oltre questo termine non scatta solo la sanzione, ma conseguenze ben più severe.
Guidare in autostrada può sembrare rilassante: niente semafori, niente traffico cittadino, solo asfalto che scorre e una corsia da seguire. Ma è proprio lì che si nasconde la trappola. Perché dopo un po’ che si procede sempre alla stessa velocità, con lo stesso paesaggio e lo stesso rumore di fondo, la mente si spegne. Letteralmente.
Non c’è nulla di più pericoloso di un colpo di sonno in autostrada: arriva all’improvviso e, quando succede, l’auto continua ad andare. Da sola. A 130 all’ora. Bastano pochi secondi – e quei secondi possono cambiare tutto.
Per questo il Regolamento (CE) n. 561/2006 impone un limite di ore da non superare alla guida, soprattutto nei tratti autostradali. E non è solo una raccomandazione: ci sono controlli e sanzioni.
Perché è stato introdotto il limite orario in autostrada
Il colpo di sonno non è un modo di dire, è un rischio concreto, e l’autostrada è il terreno perfetto per farlo accadere. Troppo lineare, troppo uguale. La mente si rilassa, il corpo guida in automatico, e intanto il pericolo si avvicina.
Secondo l’ACI e l’Istituto Superiore di Sanità, il 22% degli incidenti gravi in autostrada è legato alla sonnolenza al volante. Non alla distrazione, non all’alta velocità. Alla stanchezza. E non succede solo di notte, ma anche dopo una mattinata intensa, o semplicemente per troppa fatica accumulata.
Chi guida per ore senza fermarsi può entrare in una fase di micro-sonno: occhi aperti, mani sul volante, ma il cervello è altrove. Bastano 2-3 secondi e l’auto percorre 100 metri senza nessuno alla guida. Il punto è che spesso non ce ne accorgiamo nemmeno.
Ecco perché esiste un limite orario: per ridurre i rischi, per evitare che chi è stanco continui a guidare come se niente fosse. Ma questa regola non vale per tutti, bensì solo per una categoria specifica di conducenti.
Chi è soggetto al limite orario in autostrada
Secondo il Regolamento n. 561/2006, non si possono superare le 9 ore di guida al giorno, estendibili a 10 solo due volte a settimana. Il limite settimanale è di 56 ore, e ogni due settimane non si devono oltrepassare le 90 ore complessive. Dopo 4 ore e mezza consecutive, è obbligatoria una pausa di almeno 45 minuti, anche frazionabile (15 minuti seguiti da 30). Inoltre, il riposo giornaliero non deve essere inferiore a 11 ore (riducibili a 9 in casi limitati), mentre quello settimanale deve durare almeno 45 ore consecutive, o 24 in casi eccezionali.
Tutti questi tempi devono essere registrati su tachigrafo, e i controlli sono severissimi. Ma attenzione: questi obblighi non riguardano tutti i conducenti, bensì solo chi guida per lavoro, come autotrasportatori, camionisti o autisti di mezzi pesanti. Ovviamente, l’obiettivo è quello di proteggere la sicurezza di chi è su strada per mestiere e di chi incrocia il loro percorso.