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Guida all’IMU 2024: chi è esente dal pagamento? Scopri le esenzioni e le riduzioni

L’IMU, Imposta Municipale Unica, è una tassa patrimoniale sul possesso di immobili, terreni agricoli ed edificabili, che pesa sulle spalle di molti proprietari in Italia. Tuttavia, esistono diversi casi in cui è possibile beneficiare dell’esonero dal versamento. Scopriamo chi non deve pagare l’IMU nel 2024.

IMU: cos’è e quando si paga

L’IMU rappresenta la principale imposta sulla proprietà immobiliare in Italia. La normativa prevede due scadenze annuali per il pagamento: il 16 giugno e il 16 dicembre. Il primo acconto per il 2024 è imminente, e molti proprietari devono prepararsi a effettuare il pagamento. Ma chi è esonerato da questa imposta?

Chi deve pagare il primo acconto

Il primo acconto dell’anno 2024 dell’IMU deve essere versato entro il 16 giugno da diverse categorie di soggetti:

  • I proprietari di case, immobili fabbricati e terreni.
  • Soggetti titolari di diritti reali su immobili, fabbricati o terreni, come usufrutto, uso, abitazione e altri.
  • Il concessionario nel caso di concessioni di aree demaniali.
  • Il locatario in caso di leasing.

Questi soggetti devono pagare l’imposta per gli edifici e le strutture specificate di seguito:

  • Fabbricati e immobili, esclusi gli abitazioni principali, a condizione che non rientrino nelle categorie catastali di lusso A/1, A/8, A/9.
  • Aree classificate come fabbricabili.
  • Terreni agricoli.

Gli inquilini che vivono stabilmente in affitto non sono responsabili del pagamento di questa tassa; è compito dei proprietari effettivi dell’abitazione. Tuttavia, la TARI, relativa alla gestione dei rifiuti all’interno dell’abitazione, è a carico degli inquilini.

I proprietari di case, terreni e strutture devono comunque pagare l’imposta anche se tali beni vengono utilizzati per scopi lavorativi, come negozi, bar, ristoranti o hotel. In tutti i casi, la responsabilità del pagamento ricade sul proprietario.

Esenzioni dall’IMU per l’abitazione principale

La normativa attuale esonera dal pagamento dell’IMU i proprietari della prima casa, a meno che questa non rientri nelle categorie catastali di lusso (A/1, A/8, A/9). Le abitazioni principali, quindi, sono generalmente esenti, purché non siano considerate di lusso.

Altri casi di esenzione

Oltre alle abitazioni principali, ci sono altre categorie di immobili che godono di esenzioni dall’IMU:

  • Unità immobiliari appartenenti a cooperative edilizie a proprietà indivisa e adibite a prima abitazione dei soci assegnatari;
  • Alloggi sociali;
  • Case coniugali assegnate al coniuge dopo la separazione legale;
  • Unico immobile posseduto dal personale delle Forze armate e delle Forze di polizia, nonché dal personale dei Vigili del fuoco e della carriera prefettizia, a condizione che non sia locato;
  • Unica unità immobiliare posseduta da cittadini italiani residenti all’estero (iscritti AIRE), se non locata o data in comodato.

Immobili occupati abusivamente

Gli immobili non utilizzabili perché occupati abusivamente sono esenti dall’IMU, purché sia stata presentata una denuncia all’autorità giudiziaria e comunicato al Comune il possesso dei requisiti per l’esenzione.

Esenzioni per l’Accademia Nazionale dei Lincei e per le zone sismiche

Gli immobili appartenenti all’Accademia Nazionale dei Lincei sono esenti dall’IMU, anche se non direttamente utilizzati per finalità istituzionali. Inoltre, sono prorogate le esenzioni per i fabbricati inagibili a seguito di eventi sismici in diverse regioni italiane.

Esenzioni per i terreni montani

I proprietari di terreni considerati montani possono beneficiare di esenzioni dall’IMU. In particolare, sono esenti i terreni agricoli nei seguenti casi:

  • Terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, comprese le società agricole, come previsto dall’articolo – del Decreto Legislativo n. 99/04.
  • Terreni situati nei comuni inclusi nell’elenco specificato nella Circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 9 del 14 giugno 1993.
  • Terreni agricoli situati nei comuni delle isole minori elencate nell’Allegato A della Legge n. 448/01.
  • I terreni agricoli destinati ad attività agro-silvo-pastorali e di proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.

Riduzioni dell’IMU per il 2024

Per il 2024 sono previste le seguenti ipotesi di riduzione del pagamento dell’imposta patrimoniale sugli immobili:

  • Riduzione del 50% della base imponibile per le abitazioni concesse in comodato gratuito a parenti in linea retta di primo grado (figli e genitori), escluse le categorie catastali A/1, A/8, e A/9. Questa riduzione è applicabile a condizione che il contratto sia registrato, che il comodante possieda un solo immobile abitativo in Italia oltre alla propria abitazione principale e che risieda e dimori abitualmente nello stesso comune in cui si trova l’immobile concesso in comodato.
  • Riduzione del 50% della base imponibile per gli immobili di interesse storico o artistico.
  • Riduzione del 50% della base imponibile per gli immobili inagibili, inabitabili e di fatto non utilizzati.
  • Riduzione del 25% (o, equivalentemente, riduzione al 75%) della base imponibile per le abitazioni locate a canone concordato.
  • Riduzione del 50% dell’imposta per un solo immobile posseduto dai pensionati residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia, con pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.

Come procedere al pagamento

Il pagamento dell’IMU può essere effettuato utilizzando il Modello F24, compilato con specifici codici tributo in base al tipo di bene. È possibile pagare tramite bollettino postale, PagoPA, o telematicamente tramite l’applicazione della propria banca.

In conclusione, mentre molti proprietari devono prepararsi al pagamento dell’IMU per il 2024, esistono numerose esenzioni e riduzioni che possono alleviare questo onere fiscale.

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