Guida all’assunzione di collaboratori domestici: colf, badanti e altro

Guida all’assunzione di collaboratori domestici: colf, badanti e altro

Nella gestione della vita quotidiana, può sorgere la necessità di assumere un collaboratore domestico come una colf, una badante, una baby sitter o un cuoco. Che la necessità sia temporanea o a lungo termine, esistono procedure INPS e normative specifiche da seguire per l’assunzione regolare di questi lavoratori domestici.

Procedura e regole per l’assunzione

Assumere un collaboratore domestico implica conoscere e seguire una serie di passaggi obbligatori, che valgono sia per lavoratori italiani sia per extracomunitari. La prima azione da compiere è la verifica dei documenti del lavoratore, in particolare per quelli extracomunitari, la regolarità del permesso di soggiorno deve essere accertata.

Per i lavoratori extracomunitari non ancora in Italia, è necessario attendere la pubblicazione del Decreto Flussi 2023 e successivamente presentare la domanda di nulla osta al lavoro. Il datore di lavoro deve assicurare il rispetto degli orari lavorativi e del reddito annuo come stabilito dal Decreto.

Stipulazione del contratto di lavoro

All’atto dell’assunzione, che può essere sia a tempo determinato che indeterminato, a tempo pieno o part-time, le parti concordano per iscritto i dettagli del contratto di lavoro, che includono:

  • Data di inizio dell’impiego.
  • Livello di impiego.
  • Durata del periodo di prova.
  • Retribuzione pattuita.
  • Orario di lavoro e il suo schema di distribuzione.
  • Specificazione di quando viene concessa la mezza giornata di riposo settimanale, oltre alla domenica.
  • Periodi di ferie e indicazioni sulla possibilità di usufruire di vitto e alloggio, se disponibili.

Nessun problema se l’assunzione è a tempo indeterminato. Tuttavia, le normative attualmente in vigore, come definite dal Decreto Legislativo n. 87/2018, convertito in Legge n. 96/2018, hanno introdotto restrizioni significative per le assunzioni a tempo determinato effettuate dopo il 1° novembre 2018. Queste normative permettono la stipula di contratti a termine di massimo 12 mesi, con la possibilità di inserire specifiche cause che giustifichino rinnovi o proroghe fino a un massimo di 24 mesi (compresi eventuali quattro rinnovi nel periodo). Le cause possono includere:

  • Esigenze temporanee e oggettive estranee alla normale attività aziendale, o la necessità di sostituire altri dipendenti.
  • Incrementi temporanei, significativi e non prevedibili dell’attività ordinaria.
  • Altre cause che, a eccezione della sostituzione di altri lavoratori, sono difficilmente prevedibili.

Comunicazione all’INPS

L’assunzione di un lavoratore deve essere notificata all’INPS almeno 24 ore prima dell’inizio del rapporto, anche se si tratta di un giorno festivo. Questa comunicazione avviene compilando il modello COLDASS o LDEM09 extra UE nel caso di lavoratori provenienti da paesi al di fuori dell’Unione Europea.

Questa comunicazione ha valore anche per altri enti competenti, come il Ministero del Lavoro, l’INAIL per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e la Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo.

Il datore di lavoro può accedere al sito dell’INPS tramite un codice PIN, un’identità SPID o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS), per gestire i dati relativi al rapporto di lavoro domestico nel Cassetto Previdenziale del Lavoro Domestico. Questo permette anche di consultare i pagamenti già effettuati.

Per accedere, è necessario seguire le istruzioni per gli utenti “Aziende, enti e datori di lavoro”, selezionando la sezione “Datori di lavoro domestico” e quindi il “Cassetto previdenziale LD“.

In alternativa, il datore di lavoro può contattare il Contact Center al numero 803.164 da rete fissa o 06164164 da cellulare, fornendo i dati richiesti telefonicamente in modo semplificato.

Se il datore di lavoro non può accedere direttamente, può delegare un intermediario (Consulente del Lavoro, Avvocato, Commercialista) per agire in suo nome e per suo conto.

Adempimenti successivi e il “Libretto di Famiglia”

La compilazione del modulo di comunicazione di assunzione richiede una serie di dettagli:

  • Inizialmente, la qualifica del lavoratore (come colf o badante).
  • I dati anagrafici delle parti coinvolte nel contratto.
  • La locazione dove si terrà la prestazione.
  • Eventuali dettagli riguardanti permessi o carte di soggiorno.
  • Per quanto riguarda il rapporto di lavoro, occorre specificare il tipo di contratto (a termine o indeterminato), la data di inizio dell’occupazione, il numero di ore lavorative e la relativa retribuzione. Inoltre, si deve indicare se il lavoratore è una persona convivente e se usufruirà di vitto e alloggio.

Va notato che il semplice invio della comunicazione non conferma automaticamente la validità del rapporto di lavoro. La sua validità sarà confermata entro 30 giorni tramite la ricezione della registrazione di assunzione.

Inoltre, è possibile optare per ricevere i bollettini MAV per i versamenti contributivi direttamente a domicilio. Nel caso di breve rapporto lavorativo occasionale, è possibile utilizzare il Libretto di famiglia, una soluzione agile per compensi e orari limitati.

Conclusioni

Assumere un collaboratore domestico richiede attenzione a diversi dettagli normativi e adempimenti burocratici per garantire un rapporto di lavoro regolare e conforme alle leggi vigenti. Oltre al rispetto delle procedure per la corretta assunzione, è fondamentale curare anche gli aspetti legati alla sicurezza sul lavoro e ai diritti del lavoratore.

Per ulteriori informazioni e per una guida dettagliata sulla procedura di assunzione, visitare il sito dell’INPS o consultare un professionista specializzato nel campo del lavoro domestico.

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