Giorgia Meloni, approvata la tassa settimanale per tutti gli automobilisti: nessuno è escluso | Ecco quanto ti trovi a pagare

Giorgia Meloni - circuitolavoro.it
Il Governo Meloni inserirà gradualmente a tutti gli automobilisti una tassa settimanale: nessuno sarà escluso dalla misura, o quasi.
Gli automobilisti italiani si trovano ancora una volta a fare i conti con un nuovo aggravio economico che pesa direttamente sulle loro tasche. In un contesto già segnato da continui aumenti e un costo della vita sempre più alto, arriva una nuova stangata che riguarda proprio chi si sposta in auto. E stavolta in pochi potranno dirsi esente.
Come sappiamo ormai tutti, le spese quotidiane sono ormai fuori controllo e le famiglie italiane vedono i propri bilanci sempre più in difficoltà. Ogni settore ha subito rincari, ma ci sono voci che pesano più di altre, come quelle legate ai beni essenziali e ai trasporti. Il carburante, in particolare, rappresenta un costo sempre più oneroso per milioni di cittadini.
Ed è proprio qui che arriva la nuova, ennesima, pessima notizia. Dopo gli aumenti registrati nei mesi scorsi, ora si profila all’orizzonte un ulteriore rincaro che avrà un impatto diretto e costante su chiunque possieda un veicolo.
Una tassa inevitabile: cosa cambia per gli automobilisti
La nuova misura varata dal governo Meloni introduce un aumento del costo del carburante che, nei fatti, si traduce in una sorta di tassa settimanale per tutti gli automobilisti, a parte alcuni automobilisti, specialmente chi utilizza l’elettrico. Un incremento che, seppur apparentemente contenuto, si somma ai tanti altri rincari già subiti dai cittadini.
Di quanto stiamo parlando? Facendo un rapido calcolo, l’aumento delle accise potrebbe essere di 0,10 euro per litro. Considerando un pieno medio di 40 litri a settimana, il costo aggiuntivo sarebbe di 4 euro ogni sette giorni. Tradotto su base annuale, si parla di un esborso extra di circa 200 euro.
Una cifra che incide notevolmente sul budget familiare, specie per chi usa l’auto per motivi di lavoro o necessita di spostamenti frequenti. Questo nuovo rincaro si aggiunge ai tanti altri costi già in aumento, rendendo la situazione economica sempre più difficile per molte famiglie. Ma quando accadrà tutto questo e chi ci rimetterà realmente?

Quando verrà introdotto l’aumento e chi colpirà
Secondo le ultime informazioni, l’aumento delle accise sul gasolio è stato pianificato per il 2026 e sarà progressivo fino al 2030. Il governo ha deciso di riallineare gradualmente le accise sul diesel a quelle della benzina, seguendo le direttive dell’Unione Europea, che considera ingiustificata la disparità attuale.
Attualmente, l’accisa sulla benzina è di 0,7284 euro al litro, mentre quella sul gasolio è di 0,6174 euro al litro. Il piano prevede un incremento delle accise sul diesel di circa 1-2 centesimi al litro ogni anno, accompagnato da una riduzione corrispondente sulle accise della benzina, fino a raggiungere un valore unificato di 0,673 euro al litro entro il 2030.
Il processo di riallineamento inizierà nel gennaio 2026, con una posticipazione rispetto alla data precedentemente prevista di luglio 2025. Per gli automobilisti, questo significa un aumento graduale del prezzo del gasolio, che potrebbe tradursi in un incremento di circa 1-2 centesimi al litro per ogni anno di transizione.