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Fringe Benefit novità 2024, limite di 1.000 per tutti i dipendenti

Nel 2024, avverranno cambiamenti nei limiti di esenzione applicati ai fringe benefit concessi dai datori di lavoro ai lavoratori e alle lavoratrici.

Il cantiere per la definizione della Legge di Bilancio è pronto ad iniziare, e già si sta considerando come rivedere l’importo per l’anno successivo.

Tra le possibili novità più probabili, emerge l’idea di apportare modifiche al trattamento dei bonus inclusi nella busta paga, anche per i dipendenti senza figli. Si prevede che la soglia di esclusione dal reddito possa aumentare fino a raggiungere almeno 1.000 euro. Questo rappresenterebbe un significativo aumento rispetto al valore standard di 258,23 euro.

Resta da vedere come si evolveranno le discussioni e le decisioni legislative in questo ambito, ma è evidente che ci saranno cambiamenti nei limiti di esenzione per i fringe benefit a partire dal prossimo anno.

Cosa sono i fringe benefit

I fringe benefit rappresentano beni e servizi offerti ai dipendenti come forma di compensazione supplementare non monetaria. Secondo quanto stabilito dall’articolo 51 del TUIR, è possibile escludere tali benefici dalla base imponibile del reddito, ma entro certi limiti.

Tuttavia, è importante notare che superare questi limiti comporta l’applicazione della tassazione ordinaria sull’intero importo ricevuto, non solo sulla parte eccedente. Di conseguenza, spesso ci si riferisce a tali somme come “bonus dipendenti” quando è possibile applicare l’esenzione fiscale.

Secondo la normativa attuale, i fringe benefit possono essere esclusi dalla base imponibile del reddito a condizione che il valore dei beni e dei servizi concessi non superi i 258,23 euro.

Negli ultimi anni, tuttavia, l’eccezione ha prevalso sulla regola. Nel 2022, la soglia è stata innalzata a 600 euro, e successivamente, nel 2023, è stata ulteriormente aumentata a 3.000 euro per i dipendenti con figli a carico, confermando tale disposizione anche per l’anno corrente.

A partire dal prossimo anno, sembra che l’esenzione fiscale possa estendersi a tutti i lavoratori dipendenti, indipendentemente dalla presenza di figli o figlie a carico. Nel frattempo, va notato che il nuovo bonus famiglia 2023, approvato dal governo Meloni con il Decreto Lavoro, ha ricevuto recentemente ulteriori chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate. Sarà importante seguire da vicino l’evoluzione della normativa per comprendere appieno l’impatto di tali modifiche sui benefici per i lavoratori.

Il limite di 1.000 potrebbe essere esteso a tutti i dipendenti, anche senza figli

Nel 2024, è probabile che si verifichino ulteriori modifiche nelle politiche di welfare aziendale e nei fringe benefit. Il governo sembra aver l’intenzione di ridefinire nuovamente i limiti in vigore. Si prevede che il nuovo limite sia fissato a 1.000 euro per tutti i dipendenti, indipendentemente dalla presenza di figli a carico. In precedenza, l’esecutivo aveva già aumentato la soglia dei fringe benefit a 3.000 euro solo per i lavoratori con figli a carico, anziché i 258,23 euro che erano validi per tutti gli altri dipendenti. Tuttavia, ora sembra che si stiano considerando ulteriori estensioni dei benefici.

Attualmente, i lavori per la Legge di Bilancio 2024 sono in corso, ed è ancora troppo presto per fornire cifre definitive che caratterizzeranno l’anno a venire. Tuttavia, è ragionevole presumere che i limiti stabiliti dalla normativa subiranno modifiche significative.

Quando si applica la soglia dei 3000

La Circolare n. 23 del 1° agosto pubblicata dall’Agenzia delle Entrate fornisce dettagli sul bonus per i dipendenti con figli a carico, che possono ricevere fino a 3.000 euro senza dover pagare imposte. Questo bonus si applica a ogni genitore con reddito da lavoro dipendente e/o assimilato, anche se hanno solo un figlio a carico che è fiscalmente riconosciuto da entrambi i genitori. Il limite di reddito per ricevere questo beneficio nel 2023 è di 4.000 euro per i figli fino a 24 anni ed è basato sul reddito dichiarato al 31 dicembre dell’anno precedente.

La circolare specifica che entrambi i genitori possono beneficiare dell’agevolazione anche se decidono di assegnare l’intera detrazione per figli a carico al genitore con il reddito più elevato. I dipendenti con figli a carico sono esenti dall’IRPEF e dall’imposta sostitutiva sui premi di produttività per i benefit fino a 3.000 euro forniti dal datore di lavoro. Questo include anche i pagamenti o i rimborsi per le utenze domestiche come l’acqua, l’elettricità e gas.

La legge di conversione del DL 48 del 2023 ha confermato la soglia di 3.000 euro per i beni in natura e i servizi esenti per i lavoratori dipendenti con figli a carico. Questa esenzione è valida solo per il 2023 e si applica a beni e servizi forniti ai dipendenti con figli, inclusi i figli nati fuori dal matrimonio, adottivi o affidati, a condizione che siano a carico del lavoratore secondo le disposizioni fiscali.

Prima di erogare questi benefici, i datori di lavoro devono informare le rappresentanze sindacali e i lavoratori devono richiedere il beneficio fornendo il codice fiscale di ciascun figlio.

Valerio Mainolfi

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