Festività 25 aprile 2024: impatto sulla busta paga dei lavoratori italiani

Festività 25 aprile 2024: impatto sulla busta paga dei lavoratori italiani

Con l’avvicinarsi della festività del 25 aprile, molti dipendenti si interrogano sull’impatto che questa avrà sulle loro buste paga.

Normativa italiana: tutela del lavoratore durante le festività

La legislazione italiana garantisce al lavoratore il diritto di non lavorare durante le festività senza subire perdite economiche. La Legge numero 260/1949 elenca i giorni festivi nazionali, includendo il 25 aprile, che quest’anno cade di giovedì.

Festività lavorata o non lavorata?

Le implicazioni sulla busta paga relative alle festività variano a seconda che si lavori o meno in tali giorni.

In caso di festività, il dipendente ha il diritto di non lavorare senza subire penalizzazioni sul versante retributivo. Di conseguenza, le spese legate alle festività ricadono sull’azienda, che le riconosce attraverso una voce specifica nel cedolino paga.

Tuttavia, per quanto riguarda il 25 aprile, lo svolgimento dell’attività dipende da un accordo specifico tra azienda e dipendente, come stabilito anche dal Ministero del Lavoro nella Risposta ad Interpello del 10 luglio 2009 numero 60. Tale accordo può essere raggiunto anche tramite la contrattazione collettiva.

È importante notare che eventuali decisioni unilateralmente prese dal datore di lavoro riguardo allo svolgimento del lavoro durante le festività, senza il consenso del dipendente, sono da considerarsi nulle.

Festività 25 aprile non lavorata: effetti sulla retribuzione

Nel caso delle festività del 25 aprile non lavorate, gli impatti sulla busta paga dipendono dal tipo di remunerazione applicata al dipendente. Queste differenze si riscontrano soprattutto tra i dipendenti con paga fissa mensile e quelli pagati ad ore.

Per i dipendenti con retribuzione mensile fissa, il compenso lordo è stabilito indipendentemente dalle ore effettivamente lavorate nel periodo di paga, salvo alcune eccezioni:

  • Assenze specifiche, non retribuite, che non danno luogo alla percezione della retribuzione;
  • Assenze coperte economicamente da INPS e INAIL, con un importo diverso rispetto alla retribuzione per i periodi di lavoro;
  • Lavoro straordinario o supplementare, che comporta maggiorazioni retributive previste dal Contratto Collettivo Nazionale (CCNL) applicabile;
  • Altre somme aggiuntive previste dalla legge o dalla contrattazione collettiva/individuale.

Per i dipendenti pagati ad ore, il compenso è calcolato moltiplicando la retribuzione oraria per le ore effettivamente lavorate e per quelle che, pur essendo assenze, sono comunque retribuite, come nel caso di ferie e permessi.

Vi sono delle eccezioni a quanto appena delineato:

  • Le ore di assenza per le quali la copertura economica è a carico di INPS e INAIL, soggette a regole particolari di calcolo;
  • Assenze non retribuite, che vengono segnalate nel cedolino solo a fini informativi.

Festività non lavorata: dipendenti con paga fissa o ad ore

Per i dipendenti con paga fissa mensile, la festività non lavorata del 25 aprile non comporta alcun compenso aggiuntivo. Questo perché la retribuzione mensile già include le somme dovute al dipendente per le festività nel corso dell’anno. Pertanto, nel cedolino, i dipendenti vedranno una voce relativa alla festività goduta, ma questa sarà esclusivamente a fini figurativi e non avrà impatto sul calcolo del netto da pagare.

Tuttavia, vi è un’eccezione per le festività che cadono di domenica, per le quali è prevista un’aggiunta alla retribuzione. Questo non è il caso del 25 aprile, che è un giovedì.

Per i dipendenti pagati ad ore, invece, la festività non lavorata del 25 aprile comporta il diritto a ricevere una somma aggiuntiva nella busta paga. Questa somma, simile ad altre voci retributive, influisce sul calcolo dei contributi previdenziali, delle ritenute fiscali come l’IRPEF e le addizionali, nonché sul netto da liquidare al dipendente.

Di conseguenza, nel cedolino sarà presente una voce relativa alla festività goduta, calcolata moltiplicando la retribuzione oraria per le ore di assenza dovute alla festività.

Festività 25 aprile lavorata: trattamento differenziato

Nel caso di festività lavorata, oltre agli effetti sulla busta paga precedentemente descritti per i dipendenti con paga mensile e quelli pagati ad ore (con festività figurativa nella prima situazione e festività retribuita nell’altra), è previsto quanto segue:

  • Per i dipendenti mensilizzati, si può optare per:
    • Un compenso aggiuntivo a titolo di lavoro straordinario o supplementare, con le maggiorazioni stabilite dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro applicato.
    • Oppure, nel caso in cui sia previsto un giorno di riposo compensativo in un’altra giornata, il riconoscimento della sola maggiorazione per lavoro festivo, secondo quanto disciplinato dal CCNL.

Decisioni del datore di lavoro

La scelta del trattamento spetta al datore di lavoro, solitamente nel rispetto delle prassi aziendali consolidate. Tuttavia, è possibile che siano in vigore disposizioni provenienti dalla contrattazione collettiva o da accordi aziendali con le rappresentanze sindacali, che il datore di lavoro è tenuto a rispettare.

In conclusione, il 25 aprile non è solo una giornata di commemorazione, ma anche un momento in cui i lavoratori valutano l’impatto finanziario delle festività sulle loro buste paga, in base alle regole e agli accordi applicabili. Visita la nostra sezione dedicata alle news.