L’esonero contributivo rappresenta un importante strumento previsto dalla legge di bilancio 2023 per agevolare i lavoratori dipendenti. Scopriamo di più su questa misura nel nostro articolo di approfondimento.
Possono accedere all’esonero contributivo i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato del settore privato, con esclusione del lavoro domestico.
Per i contratti a tempo indeterminato, l’esonero contributivo prevede uno sgravio totale ed extra bonus del 20 o 30% in un decreto attuativo della legge delega fiscale.
L’esonero contributivo è valido anche per i lavoratori iscritti alla gestione separata INPS, a prescindere dall’importo della pensione percepita.
L’esonero contributivo è una misura volta a ridurre il costo del lavoro per le imprese e quindi a favorire l’occupazione. Per questo motivo, il Governo ha deciso di prorogarlo anche per il 2023.
L’esonero contributivo ha una durata massima di 36 mesi. La percentuale di esonero e la durata possono variare in funzione di alcune tipologie di rapporto di lavoro e aree geografiche.
Le disposizioni operative dell’esonero contributivo sono contenute in una serie di circolari e messaggi dell’INPS che forniscono indicazioni dettagliate sulle modalità di applicazione della misura. Tra le disposizioni più importanti, si segnalano le seguenti:
Le disposizioni contabili dell’esonero contributivo sono contenute nelle istruzioni operative e contabili dell’INPS, che forniscono indicazioni precise sulla registrazione contabile dell’esonero. Tra le disposizioni più importanti, si segnalano le seguenti:
Il funzionamento dell’esonero rimane ancorato all’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore previsto in via eccezionale per il 2022 dall’art. 1, comma 121, della legge n. 234/2021, espressamente richiamato dalla citata disposizione della legge n. 197/2022.
L’esonero riguarda tutti i lavoratori, siano essi dipendenti di datori di lavoro pubblici che privati, a prescindere dalla loro natura imprenditoriale, diversi dal lavoro domestico.
In quanto esonero contributivo a favore del lavoratore non si rendono applicabili le condizioni per la fruizione delle agevolazioni in capo ai datori di lavoro.
La riduzione contributiva non determina conseguenze sulle prestazioni pensionistiche del lavoratore in quanto è resta ferma l’aliquota di computo.
L’esonero contributivo è compatibile con la normativa sugli aiuti di Stato. La Commissione europea ha infatti riconosciuto la compatibilità di diversi esoneri contributivi italiani, tra cui l’esonero contributivo per l’assunzione di giovani under 36.
La compatibilità dell’esonero contributivo con la normativa sugli aiuti di Stato è subordinata al rispetto di alcune condizioni, tra cui:
Nel caso specifico dell’esonero contributivo per l’assunzione di giovani under 36, la Commissione europea ha ritenuto che l’esonero fosse compatibile con la normativa sugli aiuti di Stato perché:
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