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Esonero contributi IVS 2023 in busta paga, novità e chi ne ha diritto

Nel corso del 2023, si registra un ulteriore incremento dell’esonero dai contributi previdenziali per i lavoratori, una misura confermata dalla Legge di Bilancio del 2023 e amplificata tramite il decreto lavoro, successivamente convertito in legge. Questa modifica riguarda specificamente lo sconto sui pagamenti dei contributi previdenziali dovuti per invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS), applicabile a tutti i lavoratori con contratto di lavoro subordinato.

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha anche fornito indicazioni chiare in merito a questo incremento, stabilendo percentuali di sconto diverse a seconda se il rapporto di lavoro è già stato instaurato o è ancora in fase di istaurazione.

Di seguito, esamineremo in dettaglio come funziona l’esonero contributi IVS, chi ha diritto a beneficiarne e quali sono le principali novità del 2023, insieme alle relative disposizioni normative.

Che cos’è il contributo IVS in busta paga

I contributi IVS rappresentano importi che i lavoratori devono versare annualmente all’INPS per finanziare situazioni di inabilità al lavoro, vecchiaia o il decesso del lavoratore. Questi contributi costituiscono una fonte di finanziamento per le pensioni, le prestazioni di supporto al reddito e alcune forme di protezione sociale.

Chi è tenuto a versare i contributi IVS:

  • Lavoratori dipendenti del settore privato.
  • Lavoratori autonomi iscritti alla gestione artigiani o commercianti dell’INPS.
  • Lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’INPS.
  • Lavoratori del mondo dello spettacolo o artisti.
  • Lavoratori del settore agricolo.

I lavoratori dipendenti del settore pubblico, invece, non sono tenuti al pagamento dei contributi IVS.

L’importo da versare varia in base all’attività svolta:

  • Lavoratori dipendenti: I contributi IVS ammontano al 33% del Reddito Annuale Lordo, con il 23,81% a carico del datore di lavoro e il 9,19% a carico del lavoratore. Se la RAL supera i 47.379€, la percentuale sale al 34%, con il 23,81% a carico del datore di lavoro e il 10,19% a carico del lavoratore.
  • Lavoratori iscritti alla gestione artigiani o commercianti INPS: Dovranno versare contributi fissi, indipendentemente dal loro guadagno, pari a 4.292,42€ per i commercianti e 4.208,40€ per gli artigiani. Inoltre, ci sono contributi variabili calcolati come una percentuale sugli incassi che superano i 17.504€, con il 24% per gli artigiani e il 24,48% per i commercianti.
  • Lavoratori iscritti alla gestione separata dell’INPS: L’aliquota dei contributi varia in base all’attività:
    • Contratto co.co.co e iscrizione solo alla gestione separata: 33%.
    • Contratto co.co.co. e iscrizione ad altre forme di previdenza: 24%.
    • Lavoratori autonomi: 26,23% dell’imponibile, calcolato sottraendo le spese sostenute per l’attività dai ricavi.
  • Lavoratori dello spettacolo: Dovranno versare il 33% della retribuzione giornaliera standard o il 35,70% se sono ballerini, coreografi o assistenti coreografi.
  • Lavoratori agricoli: L’importo dei contributi IVS corrisponde al 24% dei loro guadagni.

Cosa vuol dire esonero IVS in busta paga

L’esonero contributi lavoratori è una misura di riduzione dei contributi IVS (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) introdotta dalla Legge di Bilancio 2022. Questa agevolazione inizialmente era in vigore dal 1° gennaio al 30 giugno 2022, con uno sconto del 0,8% sui contributi previdenziali, ma dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, l’agevolazione è stata aumentata al 2%.

La Legge di Bilancio 2023 ha esteso l’esonero contributivo per tutto l’anno 2023. Inoltre, il decreto Lavoro convertito in legge ha previsto un ulteriore aumento di sconto del 4% sui contributi a carico dei lavoratori per il periodo dal 1° luglio al 31 dicembre 2023.

Questo sconto si applica mensilmente e varia in base al reddito mensile dell’individuo. Per il periodo dal 1° luglio al 31 dicembre 2023, l’esonero contributivo è del 6% se il reddito mensile non supera i 2.692 euro e del 7% se il reddito mensile non supera i 1.923 euro.

Per quanto riguarda la tredicesima mensilità, se viene erogata in un’unica soluzione a dicembre 2023, l’agevolazione contributiva è del 2% se non supera i 2.692 euro e del 3% se non supera i 1.923 euro. Se la tredicesima viene erogata mensilmente, l’agevolazione è del 2% se ogni rateo mensile non supera i 224 euro e del 3% se non supera i 160 euro.

Inoltre, l’esonero contributivo può essere cumulato con altri sconti contributivi previsti dalla legislazione vigente. È anche possibile cumulare questa agevolazione con l’esonero del 50% della quota dei contributi previdenziali per le madri rientrate in servizio entro il 31 dicembre 2022, previsto dalla Legge di Bilancio 2022.

La procedura di calcolo è dettagliatamente spiegata nelle istruzioni fornite dall’INPS nel Messaggio n. 2924 del 10-08-2023, e eventuali correzioni saranno comunicate tramite nota di rettifica.

Chi ha diritto all’esonero contributi IVS

Questa misura eccezionale si applica a tutti i dipendenti, indipendentemente dal settore in cui lavorano, ad eccezione dei lavoratori domestici, a condizione che rispettino determinate soglie di reddito. In particolare, l’agevolazione contributiva è più significativa per coloro che percepiscono una “retribuzione imponibile” inferiore a 1.923 euro, mentre è garantita in forma ridotta per coloro il cui reddito imponibile è inferiore a 2.692 euro. La retribuzione imponibile comprende tutti i pagamenti effettuati al lavoratore in relazione al suo lavoro, tra cui stipendio base, incrementi legati all’anzianità, commissioni, straordinari e altri elementi simili.

È importante sottolineare che la misura agevolata si estende anche ai contratti di apprendistato, sempre che i limiti di retribuzione mensile precedentemente citati siano rispettati, come specificato nel Messaggio INPS n. 2924 del 10-08-2023.

I datori di lavoro che desiderano richiedere l’esonero devono seguire le istruzioni fornite nel flusso Uniemens, conformemente a quanto stabilito nel Messaggio INPS n. 3499 del 26-09-2022 e nella circolare n. 7/2023.

Per quanto riguarda i codici di conguaglio, il sistema di calcolo verrà adeguato automaticamente alle nuove aliquote sopra descritte, a partire dalla mensilità di luglio 2023 fino a quella di dicembre 2023. Ciò consentirà di calcolare correttamente la riduzione contributiva come precedentemente indicato.

L’esonero contributivo IVS per il 2023, oltre al taglio del cuneo fiscale, rappresenta un importante vantaggio per i lavoratori italiani, offrendo loro la possibilità di risparmiare sui contributi previdenziali e migliorare così il proprio reddito netto.

Valerio Mainolfi

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Valerio Mainolfi

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