Emergenza chiusura per il supermercato più amato dagli italiani: “Non potremo più fare la spesa lì” | Clienti nella tragedia

Chiusura supermercato - circuitolavoro.it
Serrande abbassate e tanta incertezza: Il supermercato tanto amato dai consumatori trasferisce il marchio e chiude per sempre i battenti.
Il 2024 è stata un’annata che ha rivelato sorprese poco piacevoli per la grande distribuzione in Italia, con una serie di chiusure e passaggi di proprietà che stanno rivoluzionando ancora oggi il settore. Coop Alleanza 3.0 ha già ceduto 54 punti vendita a Roma, ora sotto l’insegna Tigre, mentre Unicoop Firenze ha trasferito 14 supermercati ‘Doc’ a Conad. Questi cambiamenti hanno modificato non solo il panorama commerciale, ma anche le abitudini dei consumatori, costretti ad adattarsi a nuove offerte e strategie di vendita.
A complicare ulteriormente la situazione, un’altra catena di supermercati è finita al centro di una crisi che sta mettendo a dura prova dipendenti e clienti. Stavolta, la situazione appare ancora più incerta e senza una soluzione chiara all’orizzonte.
Una chiusura, mille polemiche
Nel 2025, il settore della grande distribuzione organizzata in Italia ha mostrato piacevoli segnali di ripresa. Questo trend positivo è stato trainato principalmente dall’espansione di superstore e supermercati, mentre i discount hanno registrato un rallentamento, come ad evidenziare un cambio delle abitudini, dove i consumatori, nonostante la crisi, preferiscano spendere un po’ di più ma accedere a punti vendita più grandi e assortiti.
Tutto molto positivo, se non fosse per i postumi di questa ripresa: il 2024 ha infatti portato un’instabilità senza precedenti, dove ad essere protagonisti non sono stati solo i colossi dell’abbigliamento, ma anche il settore alimentare.
Dopo le recenti cessioni di Coop e Unicoop Firenze, anche ‘Iper La Spesa’ si trova a fare i conti con un destino incerto. Nel mese di agosto, sei punti vendita gestiti da Emme Più Srl sono stati trasferiti alla Atas 21 Srl, ma senza il passaggio del marchio. Ad oggi, i supermercati risultano chiusi e privi di merce. La domanda rimane dunque la stessa: quando sono previste le nuove aperture?

Lavoratori senza risposte: l’appello dei sindacati
Nonostante l’intervento delle organizzazioni sindacali, che aveva momentaneamente bloccato una procedura di licenziamento, molti degli 80 dipendenti si trovano oggi senza impiego o in cassa integrazione. Le proteste non si sono fatte attendere: i sindacati hanno organizzato scioperi e chiesto un intervento delle istituzioni per garantire la tutela dei lavoratori e il ripristino di una situazione chiara e sostenibile.
Nel frattempo, la consigliera regionale Marta Bonafoni ha sollecitato un’azione concreta da parte della Giunta per salvaguardare i posti di lavoro e garantire condizioni contrattuali dignitose. Ma, al momento, il destino di questi supermercati e dei loro dipendenti rimane sospeso, in attesa di risposte che tardano ad arrivare.