“È l’elettrodomestico che consuma di meno”: addio termosifoni e stufe a pellet | Riscaldi 3 volte di più
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L'elettrodomestico più economico del 2025 per risparmiare sul riscaldamento di casa - circuitolavoro.it
Se si vuole davvero risparmiare sul riscaldamento, bisogna dire addio a termosifoni e stufe a pellet: la verità che in pochi vi dicono.
l 2025 si preannuncia come un anno in cui le bollette subiranno un ulteriore aumento, in particolare per quanto riguarda il gas. Si prevede che il prezzo del gas superi i 50€ per megawattora nei primi mesi del 2025, rispetto ai 34€ registrati nel primo trimestre del 2024.
Alcuni hanno già notato questo incremento, ma le prossime bollette saranno una vera e propria rivelazione per moltissimi italiani. D’altro canto, chi cerca di risparmiare e contribuire alla transizione energetica ha optato per le stufe a pellet.
Si tratta di un’opzione valida, ma non così economica come si potrebbe pensare. Per questo motivo, abbiamo deciso di analizzare la situazione e comprendere qual è lo strumento di riscaldamento più vantaggioso al momento.
I costi nascosti dei riscaldamenti attuali
Parlando dei caloriferi, la situazione non è migliore, ma nemmeno per quanto riguarda le stufe a pellet, la questione è delle più rosee, poiché a incidere sui costi non è tanto l’installazione quanto il funzionamento. Il prezzo del pellet varia generalmente tra 200 e 300€ per tonnellata, con i pellet di alta qualità, certificati, che possono costare anche di più. Tuttavia, è importante sapere che esistono alternative più economiche.
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L’elettrodomestico che consuma di meno nel 2025
Come abbiamo visto, il costo del pellet è significativo e spesso trascurato. Una valida alternativa, decisamente più economica, è il cippato di legno, un materiale simile al pellet ma più accessibile. Il cippato, infatti, viene solitamente venduto a prezzi che oscillano tra 30 e 70€ per tonnellata, a seconda della qualità e della provenienza. Il risparmio è evidente: rispetto al pellet, che può costare tra 200 e 300€ per tonnellata, la differenza è notevole.
Ma come si utilizza? Il cippato è comunemente impiegato nelle caldaie a biomassa e, pur essendo meno raffinato rispetto al pellet, ciò contribuisce a mantenerne il prezzo contenuto.
C’è un unico svantaggio: il costo delle stufe a biomassa, che può variare tra 1.500€ e 5.000€. D’altro canto, per le stufe esclusivamente a pellet, si può risparmiare anche solo 1.000€ per i modelli più basilari. Tuttavia, a lungo termine, il risparmio è evidente.
Infine, è importante ricordare che quest’anno l’Ecobonus prevede una detrazione fiscale del 50% per l’acquisto e l’installazione di stufe, caminetti e caldaie a biomassa, applicabile alla residenza principale. Questa detrazione è distribuita su 10 anni, mentre per le seconde case l’aliquota scende al 36%.