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Dlgs 103/2024: agevolazioni e semplificazioni per imprese con certificazione ESG

Il Dlgs n. 103/2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 176/2024, introduce norme significative per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche in Italia. Questo decreto rappresenta un cambiamento cruciale per le imprese che possiedono certificazioni ESG (Environmental, Social, Governance), offrendo loro vantaggi sostanziali nei controlli.

Un nuovo quadro normativo

Il Dlgs n. 103/2024, emanato in base alla delega al Governo stabilita dall’articolo 27, comma 1, della legge 5 agosto 2022, n. 118, entrerà in vigore il 2 agosto 2024. Questo decreto mira a ridurre la burocrazia e a facilitare l’operatività delle imprese, promuovendo al contempo standard elevati in termini di sostenibilità e responsabilità sociale.

Meno controlli per chi è certificato ESG

L’articolo 3 del Dlgs n. 103/2024 introduce un sistema di identificazione e gestione del rischio volontario, applicabile a vari ambiti, tra cui protezione ambientale, igiene e salute pubblica, sicurezza pubblica, tutela della fede pubblica e sicurezza dei lavoratori. Questo sistema è progettato per identificare le attività a basso rischio e per semplificare i controlli su tali attività.

Certificazioni e parametri di rischio

Per determinare il livello di rischio basso, il decreto considera diversi parametri:

  • Possesso di almeno una certificazione di gestione rilasciata da un organismo accreditato ai sensi del regolamento n. 765/2008.
  • Altre certificazioni rilasciate sotto accreditamento, in linea con i principi ESG.
  • Esito dei controlli subiti nei precedenti tre anni.
  • Settore economico di appartenenza dell’impresa.
  • Caratteristiche e dimensione dell’attività economica svolta.

Il ruolo dell’UNI e del Ministero

L’Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) elabora norme tecniche o prassi di riferimento per ciascun ambito omogeneo, in collaborazione con le amministrazioni competenti. Queste norme sono approvate con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, che definisce anche gli elementi essenziali del Report certificativo, la sua validità, i casi di decadenza e altre norme procedurali.

Procedura di rilascio del report certificativo

Il Report certificativo, che attesta il basso livello di rischio, è rilasciato da organismi di certificazione, ispezione, validazione o verifica accreditati. Le imprese interessate possono richiedere il Report per uno o più ambiti omogenei, presentando domanda agli organismi accreditati. Una volta rilasciato, il Report viene inserito nel fascicolo informatico dell’impresa.

Audit periodici e revoca del report

Dopo il rilascio, l’organismo di certificazione effettua audit periodici per verificare il mantenimento della conformità. Se le condizioni di basso rischio non sono più soddisfatte, il Report certificativo viene immediatamente revocato e l’Organismo unico di accreditamento ne viene informato.

Conclusione

Il Dlgs n. 103/2024 rappresenta un’importante innovazione normativa che promuove la semplificazione amministrativa e incentiva l’adozione di pratiche sostenibili da parte delle imprese. Le agevolazioni previste per chi possiede certificazioni ESG sono un passo significativo verso un’economia più responsabile e sostenibile in Italia. Per rimanere aggiornato, visita la nostra pagina dedicata alle news.

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