Divieto di guida over 60: è ufficiale da ora | Non sono ammesse eccezioni

Divieto di guida over 60: è ufficiale da ora | Non sono ammesse eccezioni

Guida dopo i 60 anni, il nuovo divieto 'all'italiana' - circuitolavoro.it

Rinnovare la patente dopo i 60 anni nel 2025 non è solo sconsigliato: è un vero e proprio obbligo per i conducenti.

Nessuna legge fuori Italia ha mai  vietato la guida dopo una certa età, ma ha solo reso il processo di rinnovo più difficoltoso. L’obiettivo rimane sempre quello di tutelare conducenti e cittadini della strada. Dall’altro lato, però, è importante non violare un diritto imprescindibile: la libertà di ogni cittadino. Eppure, ad oggi, qualcosa è cambiato.

Il Codice della Strada ferma a tutti gli effetti i conducenti, sempre con l’obiettivo di tutelare la sicurezza collettiva. Sebbene possa sembrare una misura sostenibile – visto che dopo una certa età non vi è più la necessità di lavorare e, dunque, di prendere un mezzo – ci sono diverse lacune che questa legge non ha considerato.

A pensarci, come sempre, è il cittadino. Colui che non ha i mezzi per fare una rivolta: manifestazioni dei pensionati, lo Stato, ancora non ne ha viste. Eppure, quello che per lo Stato dovrebbe essere solo un pensionato non ci sta più. Per questo, chiede una revisione della legge.

Addio patente dopo i 60 anni: la situazione attuale

Quando si parla di leggi controverse, ci piace fare un viaggio per il mondo per paragonarle al BelPaese. In Australia, per esempio, i conducenti over 75 devono sottoporsi a visite mediche annuali e, in certi casi, anche a un test pratico di guida per rinnovare la patente. Se non lo superano, la patente non viene rinnovata.

Discorso ancor più complesso per il Giappone, dove dopo i 75 anni gli automobilisti devono affrontare corsi di sensibilizzazione e test cognitivi obbligatori. In caso di segnali di decadimento, viene negato il rinnovo.

Più diplomatico il Canada: ogni provincia ha le sue regole, ma ad esempio in Ontario i conducenti over 80 devono fare una revisione biennale che include test cognitivi, lezioni di aggiornamento e controlli medici. Se non si supera questa fase, si può perdere la patente.

E in Italia? La situazione non è poi così diversa, se non fosse che alcuni conducenti non possono più guidare dopo i 68 anni. E qui iniziano i veri nodi.

Anziano che guida un camion
Chi non può guidare dopo i 60 anni – circuitolavoro.it

Chi non può più guidare dopo i 68 anni

Non c’è una legge generale che vieti la guida agli over 68. Ma esistono categorie specifiche di conducenti per cui il rinnovo della patente non è più possibile superata questa soglia. Parliamo soprattutto di chi possiede patenti professionali: le C, D e CE, ovvero quelle utilizzate per guidare mezzi pesanti, autobus o autotreni.

In pratica, dopo i 68 anni, queste patenti non sono più rinnovabili. Non importa se si è in perfette condizioni fisiche, si vuole andare in pensione a 70 anni e se si guida da quarant’anni senza mai una multa. La regola è fissa, e non lascia margini di manovra. Un autista di camion, un conducente di autobus, un trasportatore: tutti, superata questa età, sono costretti a dire addio al volante.

Il paradosso è che chi possiede una normale patente B – quella per auto private – può continuare a guidare anche oltre gli 80 anni, se supera i controlli medici previsti. Ma per chi ha fatto della guida il proprio lavoro, il limite è rigido e, come accennato nell’intro, questa è una legge tutta made in Italy.