Decreto Flussi 2023: guida alla compilazione delle domande per lavoratori extracomunitari

Decreto Flussi 2023: guida alla compilazione delle domande per lavoratori extracomunitari

La pubblicazione della circolare interministeriale n. 5969 del 27 ottobre 2023 ha segnato un importante passo nell’attuazione del Decreto Flussi 2023. Questo decreto, emanato il 3 ottobre 2023, ha lo scopo di regolare i flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari in Italia. La circolare fornisce dettagliate istruzioni per la compilazione delle domande e i relativi allegati. Inoltre, informa che la piattaforma per la precompilazione delle domande è attiva all’indirizzo https://portaleservizi.dlci.interno.it.

Le quote di ingresso

Il Decreto Flussi 2023 prevede un totale di 136.000 ingressi, suddivisi come segue:

  • 52.770 ingressi per lavoro subordinato non stagionale;
  • 680 ingressi per lavoro autonomo;
  • 82.550 ingressi per lavoro subordinato stagionale.

I candidati potranno iniziare a compilare le domande a partire dalle ore 9:00 del 30 ottobre 2023 e avranno tempo fino al 26 novembre 2023. L’applicativo sarà accessibile tutti i giorni della settimana, compresi sabato e domenica, dalle 08:00 alle 20:00. È importante notare che è necessario possedere un’identità SPID o la Carta d’Identità Elettronica (CIE) per poter procedere con la richiesta.

Scadenze per la presentazione delle domande

Le istanze potranno essere trasmesse, in via definitiva, secondo le seguenti date:

  • Ore 9:00 del 2 dicembre 2023 per gli ingressi di lavoro non stagionale;
  • Ore 9:00 del 4 dicembre 2023 per gli ingressi di altre categorie;
  • Ore 9:00 del 12 dicembre 2023 per gli ingressi stagionali.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato al 31 dicembre 2023. Nel caso in cui le domande superino le quote previste, verrà applicato un ordine cronologico di presentazione, e i datori di lavoro riceveranno un avviso nel caso in cui la pratica non rientri nelle quote disponibili.

Click day del 2 dicembre: categorie interessate

Il click day del 2 dicembre riguarda principalmente le domande per lavoro subordinato non stagionale. Sono interessati i cittadini dei seguenti Paesi: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giappone, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, e Ucraina. Queste domande riguardano diversi settori, tra cui autotrasporto merci, edilizia, turistico-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare, cantieristica navale, trasporto passeggeri con autobus, pesca, acconciatori, elettricisti, ed idraulici.

Click day del 4 dicembre: categorie interessate

Il 4 dicembre è dedicato alle domande per lavoro subordinato non stagionale nei settori già menzionati. Inoltre, potranno presentare domande cittadini di altri Paesi con cui entrano in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria, lavoratori di origine italiana residenti in Venezuela, apolidi e rifugiati riconosciuti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, nonché coloro che desiderano convertire permessi di soggiorno in permessi di lavoro subordinato nel settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria o permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altri Stati membri dell’Unione europea.

Click day del 12 dicembre: categorie interessate

Infine, il 12 dicembre è dedicato alle domande per l’ingresso in Italia per motivi di lavoro stagionale nei settori dell’agricoltura e del turismo alberghiero. Queste domande riguardano cittadini di Paesi con cui entrano in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria, lavoratori di Stati che promuovono campagne mediatiche per prevenire rischi derivanti da traffici migratori irregolari, apolidi e rifugiati riconosciuti dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Inoltre, Al fine di fornire un sostegno ai lavoratori e promuovere una maggiore disponibilità di manodopera, il governo ha implementato una politica di esenzione fiscale sugli straordinari nel settore turistico.