Decreto fisco in arrivo: le novità di Giugno 2024
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Il concordato preventivo biennale si pone come un accordo innovativo tra l’Agenzia delle entrate e i contribuenti, offrendo a imprese e professionisti la possibilità di definire un imponibile fisso in via anticipata. Questo strumento, pensato per chi applica gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale (Isa) su base biennale e per i forfettari con adesione annuale, sta per conoscere importanti novità legislative.
Un decreto in arrivo il 20 giugno cambierà le scadenze
La modifica più significativa attesa dal nuovo decreto legislativo, previsto per il 20 giugno, riguarda il prolungamento dei termini per l’adesione al concordato, che slitterà al 31 ottobre. Questa estensione di due settimane rispetto alla precedente deadline del 15 ottobre, mira a offrire maggiore flessibilità ai contribuenti interessati.
Quali contribuenti sono coinvolti?
Il concordato preventivo biennale mira a includere un’ampia varietà di contribuenti, sia quelli che possono applicare gli Isa sia i lavoratori a regime forfettario. Grazie a questa novità, sarà possibile:
- Concordare un imponibile fisso in via preventiva per due anni
- Beneficiare di un meccanismo di controllo semplificato da parte dell’Agenzia delle entrate
- Avvalersi di un adempimento collaborativo con il fisco
In quest’ottica, il decreto punta a allineare alcune date chiave e a semplificare le procedure, migliorando così la relazione tra contribuenti e Amministrazione Finanziaria.
Benefici e vantaggi del concordato preventivo biennale
I principali benefici di questo strumento riguardano:
- La certezza sul carico fiscale per i successivi due anni
- Una riduzione degli adempimenti e dei controlli
- Maggiori possibilità di pianificazione finanziaria per imprese e professionisti
Adottare il concordato preventivo biennale consente quindi di stabilire un dialogo costruttivo con l’Agenzia delle entrate, ottimizzando la gestione fiscale e riducendo il rischio di contenziosi.
Per approfondire
Attraverso questi accorgimenti normativi e comunicativi, il fisco mostra di voler procedere verso una maggiore semplificazione e trasparenza, facilitando così la vita di imprese e professionisti italiani.
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