Codice della strada, non puoi prestare la tua macchina a tuo figlio: serve la delega firmata e autenticata | Scatta il sequestro

Codice della strada, non puoi prestare la tua macchina a tuo figlio: serve la delega firmata e autenticata | Scatta il sequestro

Prestare l'auto al figlio nel 2025 - circuitolavoro.it

Non importa se l’auto è stata imprestata ad un amico o a un figlio: la legge è chiara, non puoi farlo se non hai la certificazione apposita. 

Quante volte è capitato di prestare il proprio veicolo a un parente, specialmente al proprio figlio? Una mossa comune, scontata e tutt’altro che anormale. Soprattutto se lui non possiede un’auto propria.

Eppure la legge – o meglio, il Codice della Strada – non fa più distinzioni: oggi, se qualcuno vuole utilizzare un veicolo intestato a un’altra persona, deve avere una certificazione precisa. Altrimenti si rischiano sanzioni tutt’altro che leggere, che possono arrivare fino al sequestro del mezzo.

E visto che la legge non ammette ignoranza, soprattutto per chi viaggia su due o quattro ruote, è bene tenersi aggiornati sulle regole in vigore. Così da evitare che una semplice abitudine familiare si trasformi, senza accorgersene, in un problema legale.

Ora per prestare l’auto – anche a un familiare – serve la delega scritta

Un tempo bastava una telefonata. “Papà, mi presti la macchina?” E tutto finiva lì. Oggi invece, secondo il Codice della Strada, se una persona guida in modo continuativo un’auto intestata ad altri, è obbligatorio comunicare l’uso esclusivo alla Motorizzazione.

In pratica: se il figlio usa regolarmente la macchina del padre per più di 30 giorni, serve una delega firmata e autenticata, oppure l’aggiornamento della carta di circolazione. Questa regola è in vigore dal 2012 (circolare n. 15513 del Ministero), ma in pochi ne sono a conoscenza.

Attenzione però, perché non serve guidarla tutti i giorni per finire nel mirino. Anche un utilizzo ‘saltuario ma ricorrente’ può essere considerato continuativo. Se il figlio prende l’auto ogni fine settimana e viene fermato una volta a marzo, e poi ancora a giugno, per le forze dell’ordine scatta automaticamente l’uso esclusivo non dichiarato.

E in questi casi, non serve spiegare che l’utilizzo è sporadico: basta essere fermati più di una volta a distanza di tempo, anche solo in un semplice posto di blocco. E le conseguenze possono essere severe.

Controllo al posto di blocco, agente che controlla delega per conducente diverso dal proprietario del veicolo
Prestito dell’auto: che delega occorre e cosa si rischia senza – circuitolavoro.it

Le sanzioni: multe fino a 3.500€ e sequestro del veicolo

Chi circola con un’auto intestata ad altri senza le carte in regola rischia sanzioni da 705€ a 3.526€, previste dall’art. 94, comma 4-bis del Codice della Strada. In più, il veicolo può essere sottoposto a fermo fino a quando non viene regolarizzata la posizione. E in certi casi, può scattare anche il sequestro.

Il consiglio? Se l’utilizzo è frequente o sistematico, meglio fare una delega con firma autenticata oppure aggiornare la carta di circolazione con il conducente aggiuntivo.

Nel caso della delega, è necessario scrivere una dichiarazione su carta semplice in cui il proprietario del veicolo autorizza un’altra persona a utilizzarlo in modo esclusivo e continuativo (indicando nome, cognome, targa, modello e periodo di utilizzo). La dichiarazione deve essere firmata dal proprietario e accompagnata da una copia del suo documento d’identità. Per renderla valida agli occhi della legge, la firma deve essere autenticata da un notaio o da un pubblico ufficiale (come in Comune).