Codice della Strada, da ora le luci auto devi usarle così: la legge è già passata

Luci dell'auto, cosa dice il nuovo Codice della Strada - circuitolavoro.it
È finita l’epoca delle luci utilizzate in maniera impropria: oggi, anche una lampadina accesa nel modo sbagliato può costare davvero caro.
Che i controlli stradali siano aumentati con il nuovo Codice della Strada è un dato di fatto. Ma mentre molti si concentrano sull’uso dello smartphone alla guida, sull’alcol test o sugli autovelox sempre più spietati, ci si dimentica qualcosa di apparentemente più banale. Almeno finché non si viene fermati, e ci si ritrova con una sanzione capace di frantumare ogni certezza maturata in anni di guida.
Ebbene sì, quest’anno bisogna fare attenzione anche alle luci. O meglio, al modo in cui vengono utilizzate. Il Codice della Strada non ha introdotto nuove regole in merito, ma a cambiare è stato il modo in cui vengono effettuati i controlli e, soprattutto, la severità con cui vengono puniti gli errori.
E questo riguarda in particolare proprio le luci. Non c’è più spazio per la distrazione, nemmeno se dovuta all’ignoranza.
Quando le luci dell’auto possono costarti caro
Il 2025 non ha fatto sconti nei suoi primi mesi. Per questo, conviene ripassare alcuni concetti – soprattutto quelli che prima passavano inosservati. Partiamo dalle regole base.
Le luci dell’auto non sono un optional, né un elemento estetico: il loro utilizzo è regolato da norme ben precise, che se ignorate possono costare caro. La multa per chi non accende correttamente i dispositivi luminosi – specialmente in condizioni di scarsa visibilità, come pioggia, nebbia, tunnel o di sera – può arrivare fino a 173 euro, come previsto dall’articolo 152 del Codice della Strada.
E no, non basta che ci siano i lampioni accesi: la responsabilità di garantire visibilità spetta al conducente. Ma la vera attenzione, oggi, è tutta su una categoria ben precisa di fari: gli abbaglianti.

Abbaglianti: quando usarli è giusto, e quando può costarti caro
Sono utili, certo. Illuminano a lunga distanza e sono perfetti su strade extraurbane buie. Ma vanno usati solo in assenza di altri veicoli, sia davanti che in senso contrario.
Se si accendono in modo improprio, diventano pericolosi: possono accecare chi guida dall’altra parte, provocare sbandamenti e addirittura incidenti. Ecco perché l’articolo 153 del Codice della Strada è molto chiaro: l’uso scorretto degli abbaglianti può portare a una sanzione che arriva fino a 344 euro.
Il problema? Tantissimi li usano a casaccio: nei centri abitati, in galleria, in fila dietro altri veicoli. Alcuni li tengono accesi per abitudine, altri li attivano convinti che ‘si veda meglio’. Ma non si tratta solo di buon senso: da quest’anno i controlli sono aumentati, e con loro anche le multe. Non si guarda più solo se i fari funzionano, ma come vengono usati.
Attenzione anche a non confonderli con gli anabbaglianti, che invece restano obbligatori in condizioni di scarsa visibilità o di notte. Se usati quando non servono, possono comunque dare fastidio, ma non comportano lo stesso livello di sanzione.