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Chiarimenti fiscali per influencer: come gestire le collaborazioni #adv, #supplied e #gifted

Il mondo del marketing digitale è in costante evoluzione, e con esso anche le normative fiscali che regolano le attività degli influencer. Il 23 settembre 2024 sono stati pubblicati nuovi chiarimenti riguardanti i casi di sponsorizzazione attraverso modalità #adv, #supplied e #gifted. Di seguito, esploriamo cosa comportano queste collaborazioni e quali sono gli obblighi fiscali per chi opera nel settore.

Le tre tipologie di collaborazione per gli influencer

Gli influencer che ricevono prodotti o servizi da parte di aziende per la promozione online devono sempre dichiarare la natura della collaborazione. Esistono tre principali modalità:

  1. #Adv – Questa etichetta indica che l’influencer sta ricevendo un compenso economico per la pubblicità. L’obbligo fiscale è ben chiaro: tutti i guadagni provenienti da queste sponsorizzazioni devono essere dichiarati. Se, ad esempio, un influencer incassa 30.000€ all’anno tramite sponsorizzazioni #adv, dovrà pagare le tasse su quell’importo.
  2. #Supplied – Si usa quando l’influencer riceve un prodotto o servizio in cambio della creazione di contenuti, come post, stories o video. Un esempio potrebbe essere la ricezione di un set di cosmetici con l’obbligo di recensirlo o promuoverlo sui social.
  3. #Gifted – Questo hashtag si utilizza quando l’influencer riceve prodotti come doni senza alcun obbligo di promozione. Anche se non c’è un contratto pubblicitario formale, l’influencer può comunque decidere di parlarne sui social.

Dichiarare i redditi da sponsorizzazioni: quando e come

Per le collaborazioni contrassegnate dall’hashtag #adv, gli influencer devono includere nei propri redditi tutti i compensi monetari ricevuti. I guadagni sono trattati come qualsiasi altro reddito da lavoro autonomo, con le imposte che si applicano in base all’ammontare complessivo guadagnato durante l’anno fiscale.

Tuttavia, anche le collaborazioni non monetarie come #supplied e #gifted rientrano tra le attività commerciali. In questi casi, pur non essendoci uno scambio di denaro, i beni o servizi ricevuti devono essere dichiarati come parte del reddito imponibile. Se, ad esempio, un influencer viene invitato in un ristorante per una cena gratuita e successivamente pubblica contenuti di recensione su Instagram, quella cena sarà considerata come una forma di pagamento, e l’influencer dovrà dichiararne il valore.

Fatturazione per le collaborazioni: un doppio adempimento

Quando si tratta di collaborazioni in cui l’influencer riceve beni o servizi in cambio di contenuti promozionali, sia l’influencer che il fornitore del prodotto devono emettere fattura. Questo vale per le collaborazioni sia #supplied che #gifted:

  • Il fornitore deve emettere una fattura in cui specifica il valore del bene o servizio fornito. Se, ad esempio, l’influencer riceve un soggiorno gratuito in un hotel dal valore di 1.000€, il fornitore emetterà una fattura di pari importo.
  • L’influencer dovrà emettere a sua volta una fattura per la pubblicità realizzata. Anche in questo caso, il valore della fattura sarà equivalente al valore del bene o servizio ricevuto. Su questo importo l’influencer pagherà le tasse, come se fosse un compenso monetario.

Per rimanere aggiornato sugli ultimi sviluppi fiscali e normativi, visita la nostra pagina dedicata alle news.

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