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Certificazione Unica 2024 non ricevuta: come comportarsi con il datore di lavoro

La Certificazione Unica (CU) 2024 rappresenta un documento cruciale per i contribuenti, poiché certifica i redditi riconosciuti dal sostituto d’imposta, indispensabili per la dichiarazione dei redditi. Ma cosa accade se non si riceve la CU dal proprio datore di lavoro? Scopriamo insieme come affrontare questa situazione.

La Certificazione Unica

Prima di procedere, è importante chiarire il ruolo della Certificazione Unica. Questo documento attesta i redditi provenienti dall’attività lavorativa (sia essa dipendente, pensionistica o autonoma) e le ritenute fiscali effettuate dal datore di lavoro come acconto dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef), incluse le addizionali comunali e regionali. La CU è essenziale per chi elabora il modello 730, facilitando l’inserimento dei dati nella dichiarazione dei redditi precompilata dall’Agenzia delle Entrate.

Tempi di consegna e obblighi

Il termine ordinario per la consegna della Certificazione Unica dai sostituti di imposta ai contribuenti cade il 16 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento dei redditi. Per eventi particolari, come la cessazione del rapporto di lavoro, la CU deve essere consegnata entro 12 giorni dalla richiesta del dipendente.

Cosa fare se la CU non viene ricevuta

Se non si riceve la Certificazione Unica entro i termini previsti, è importante innanzitutto dialogare in maniera informale con il proprio datore di lavoro, il responsabile diretto o l’ufficio personale per comprendere le ragioni del ritardo. In assenza di risposte o soluzioni, è consigliabile procedere con una richiesta formale tramite raccomandata con avviso di ricevimento o posta elettronica certificata, intimando la consegna della CU e facendo presente le possibili sanzioni previste per l’omissione.

Ricorso alla dichiarazione dei redditi precompilata

Qualora il datore di lavoro non provvedesse alla consegna nonostante le sollecitazioni, è possibile consultare la propria dichiarazione dei redditi precompilata alla ricerca dei dati mancanti. Questo può offrire una soluzione temporanea per chi ha bisogno di procedere con la dichiarazione dei redditi.

Dimostrare i redditi in assenza della CU

Fortunatamente, esistono modi alternativi per dimostrare i propri redditi e le ritenute fiscali anche senza la Certificazione Unica. I contribuenti possono avvalersi di documentazione come buste paga e bonifici bancari attestanti i pagamenti ricevuti dal datore di lavoro. Questi documenti possono testimoniare l’esistenza dei redditi e delle relative ritenute, fornendo così una base per l’ammissibilità dei dati nella dichiarazione dei redditi.

Conclusione

La mancata ricezione della Certificazione Unica può creare disagi, ma esistono percorsi formali e soluzioni alternative per garantire che i propri diritti e obblighi fiscali vengano rispettati. È fondamentale agire tempestivamente e avere a disposizione la documentazione necessaria per affrontare questa eventualità.

Risorse utili

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