Su NoiPa è disponibile la certificazione unica del 2023 per i redditi dei dipendenti pubblici relativi all’anno 2022: ecco tutto quello che c’è da sapere e le informazioni utili sul documento utilizzato dai sostituti d’imposta per attestare i vari redditi, come il lavoro dipendente, autonomo, provvigioni e redditi diversi.
La CU è un documento che riepiloga i redditi percepiti nell’anno: per questo motivo si percepiranno tante CU quanti sono i datori di lavoro o committenti che si sono avuti nel corso dell’anno. Il datore di lavoro che retribuisce i compensi (che siano da lavoro dipendente o autonomo non fa differenza) è infatti obbligato a versare le ritenute IRPEF e produrre il documento necessario al dipendente per procedere con la dichiarazione dei redditi.
Chi produce la Certificazione Unica dovrà trasmetterla all’Agenzia delle Entrate: questo documento, infatti, permette di alimentare le dichiarazioni precompilate ed eseguire i vari controlli a campione. Inoltre, dovrà consegnare la CU al lavoratore dipendente o al collaboratore autonomo.
La certificazione unica va rilasciata al percettore delle somme usando il modello “sintetico” entro il 16 marzo, e sempre entro questa data deve essere effettuata in via telematica la trasmissione all’Agenzia delle Entrate utilizzando il modello “ordinario”. Come sottolinea l’Agenzia delle Entrate, la trasmissione telematica delle certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata, può avvenire entro il termine di presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta, ovvero entro il 31 ottobre 2023.
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