Busta paga, svolta storica: addio alla Quattordicesima Mensilità | Non ci rimane più una lira bucata

Busta paga, svolta storica: addio alla Quattordicesima Mensilità | Non ci rimane più una lira bucata

Quattordicesima mensilità a rischio: cosa dobbiamo sapere - circuitolavoro.it

Questo sarà un anno difficile per moltissimi lavoratori: anche la tredicesima è a rischio, ma molti di loro non lo sanno ancora.

Si prospetta un anno complesso, ricco di incertezze, ma non per questo privo di buoni propositi. Sebbene i primi mesi del 2025 siano già trascorsi, resta da vedere se il bilancio tra entrate e uscite sarà realmente sostenibile per lo stile di vita degli italiani.

La riduzione dell’IRPEF ha portato qualche aumento nei salari, soprattutto per i redditi più bassi, con l’obiettivo di dare un aiuto concreto a chi ne ha più bisogno.

Ma mentre l’estate si avvicina e la routine quotidiana lascia spazio alla voglia di ferie, molti lavoratori contano sulla quattordicesima di luglio, sia per mettere da parte qualche risparmio sia per concedersi un po’ di relax. Tuttavia, quest’anno, alcune novità potrebbero mettere a rischio la Quattordicesima Mensilità, e con essa, il bilancio familiare: per alcuni in maniera drastica, per altri in parte.

Perché la Quattordicesima del 2025 è a rischio?

La quattordicesima mensilità spetta a tutte le categorie di lavoratori aventi diritto, così come stabilito nel proprio CCLN. E se qualcuno se lo stesse chiedendo, no, le recenti modifiche al cuneo fiscale introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 non influenzeranno direttamente l’importo della quattordicesima. E questo potrebbe rappresentare un problema, visto che proprio nello stesso periodo si verificheranno spese impreviste che ci porteranno inevitabilmente a qualche rinuncia. Ma vediamo nel dettaglio.

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Quattordicesima 2025: a cosa bisognerà rinunciare nel 2025

La risposta è semplice: o ai risparmi o alle vacanze. Quest’anno, i rincari non lasciano molte alternative, soprattutto per chi sogna di concedersi un po’ di relax tra le montagne. Se già l’inverno ha segnato un calo drastico nelle presenze turistiche, con milioni di italiani costretti a rinunciare alla settimana bianca, l’estate non promette nulla di meglio.

Le località montane, da sempre un’alternativa perfetta alle spiagge affollate, stanno diventando un lusso sempre più difficile da permettersi. Negli ultimi tre anni, i prezzi degli alloggi in montagna sono aumentati del 20%, e se pensate che questo trend si fermerà, meglio ricredersi. A luglio e agosto, chi vorrà respirare aria fresca tra boschi e laghi dovrà fare i conti con tariffe lievitate per hotel, rifugi e case vacanza. Un weekend fuori porta? Potrebbe costare quanto una settimana intera fino a pochi anni fa.

E non è finita qui. Se i rincari degli skipass hanno già fatto strage di sciatori in inverno, le strutture ricettive in quota non vogliono certo restare indietro. Con il costo della vita in salita, anche i servizi base come escursioni guidate, ristorazione e attività outdoor saranno meno accessibili. Insomma, non è detto che bisognerà necessariamente rinunciare a qualcosa, ma vista la situazione attuale, i risparmi saranno meno consistenti per moltissimi lavoratori, così come le vacanze potrebbero subire dei ridimensionamenti rispetto agli scorsi anni.