Buono fruttifero postale, questo rende al 12%: diventi ricco comodamente dal divano | L’hanno acquistato tutti

Buono fruttifero postale, questo rende al 12%: diventi ricco comodamente dal divano | L’hanno acquistato tutti

Buono fruttifero postale, fino al 12% di rendita - circuitolavoro.it

Esiste un buono fruttifero postale con rendimenti del 12% annuo: dalla sua uscita in pochi se lo sono fatti scappare. 

Può capitare a tutti un colpo di fortuna, o meglio, trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Un giorno come tanti che, alla ricerca di un documento, ci mettiamo a rovistare nei cassetti di casa di genitori o dei nonni. In quel momento troviamo un vecchio pezzo di carta, ingiallito dal tempo.

Non un documento qualunque, ma un Buono Fruttifero Postale. Un investimento che, anni fa, sembrava solo un modo sicuro per mettere da parte qualche risparmio. E se ti dicessimo che quello stesso buono, oggi, potrebbe valere una piccola fortuna?

I Buoni Fruttiferi Postali sono stati tra gli strumenti di risparmio più amati dagli italiani, soprattutto negli anni ’80 e ’90. Venivano regalati ai figli, accantonati per il futuro, stipulati senza pensarci troppo, perché sicuri, garantiti dallo Stato e con rendimenti allettanti. Ma il tempo passa, la memoria sfuma e, tra traslochi e successioni, molti di questi buoni finiscono dimenticati in un cassetto. Errore gravissimo, perché alcuni possono avere ancora un valore sorprendente, specialmente quelli della serie Q.

Il Buono Fruttifero che vale oro

Se hai trovato un buono della serie Q, fermati un attimo: potrebbe essere uno di quelli che rendono fino al 12%. Questa serie, emessa tra la fine degli anni ‘80 e i primi anni ‘90, ha seguito la normativa del Decreto Ministeriale del 13 giugno 1986, che garantiva interessi molto alti, in particolare negli ultimi dieci anni di vita del buono. Il meccanismo era semplice e il capitale cresceva progressivamente:

  • dal 21° al 30° anno maturava fino al 12% annuo;
  • dopo il 30° anno gli interessi si bloccavano, ma il buono restava valido per altri 10 anni.

Questo significa che, se oggi trovi un buono del genere, potresti ancora riscuoterlo, purché non siano passati più di 40 anni dalla data di emissione. Quanto puoi incassare? Facciamo due conti.

Operatrice postale che da soldi ad un cliente
Quanto si guadagna con un Buono Fruttifero Q? – circuitolavoro.it

Quanto si può guadagnare con un Buono Fruttifero Q

Mettiamo che un nonno, nel 1986, abbia investito un milione di lire (circa 500 euro di oggi) in un buono della serie Q. Grazie agli interessi maturati nel corso dei decenni, il valore potrebbe essere moltiplicato diverse volte, arrivando tranquillamente a oltre 6.000 euro o più, a seconda delle condizioni specifiche.

Se il proprietario del buono è deceduto? In questo caso, gli eredi possono richiedere il rimborso, ma solo se accettano l’eredità. Basta presentare la documentazione in Posta e verificare se ci sono buoni non riscossi intestati al defunto. Nel caso in cui il proprietario del buono fosse ancora in vita, può recarsi personalmente o delegare qualcuno che lo faccia al suo posto.

Per fare un controllo accurato, bisogna verificare eventuali buoni dematerializzati su libretti postali o conti ancora attivi. Il tempo, però, è fondamentale: una volta superato il 40° anno, il buono si prescrive e i soldi vengono incamerati dallo Stato. Quindi, meglio controllare subito. Magari, senza nemmeno saperlo, potresti avere una piccola fortuna dimenticata.