Bonus over 65, 850€ al mese in più oltre alla pensione: basta la domandina | Regalo della Meloni

65 anni- Foto di RDNE Stock project da Pexels-CircuitoLavoro.it
In arrivo un nuovo sostegno economico da parte del Governo: è pensato per affrontare le spese di assistenza mensili previste per gli anziani in condizione di fragilità.
Martedì 18 marzo l’INPS ha pubblicato il messaggio n. 949 e ha introdotto ufficialmente una nuova misura sperimentale destinata agli anziani non autosufficienti.
Si tratta della cosiddetta Prestazione Universale, un assegno mensile fino a 850 euro, cumulabile con la pensione, pensato per sostenere chi necessita di assistenza costante.
La misura va considerata all’interno del “Patto per la Terza Età”, previsto dalla legge n. 33/2023, ed è attuata dal decreto legislativo n. 29/2024.
Si tratta di un contributo, erogato nel biennio 2025-2026, che andrà a integrare o sostituire l’indennità di accompagnamento e altri servizi pubblici forniti dalle ATS.
Quali sono i requisiti necessari per ottenere l’assegno da 850 euro al mese
Per poter ottenere questi 850 euro al mese occorre soddisfare requisiti piuttosto stringenti, che sono stati definiti nel messaggio INPS n. 4490/2024. Ne hanno diritto solo gli over 80 con un ISEE sociosanitario ordinario inferiore ai 6.000 euro annui. Gli ultraottantenni interessati devono essere in possesso dell’indennità di accompagnamento e con un livello di bisogno assistenziale gravissimo, accertato tramite doppia valutazione medico-sociale.
L’Ente Previdenziale ha precisato la reversibilità del beneficio. Chi opta per la prestazione universale potrà in seguito rinunciare, tornando all’indennità di accompagnamento ordinaria. La scelta dovrà essere formalizzata tramite apposita procedura online sul portale dell’Istituto. I controlli automatizzati verificheranno il rispetto dei requisiti necessari. In caso di esito positivo la domanda sarà inoltrata alla Commissione Medica INPS per la valutazione del bisogno.

Come può essere utilizzato il Bonus assistenza per anziani fragili
L’incentivo economico che ammonta a 850 euro si compone di due parti. C’è una quota fissa, che corrisponde all’indennità di accompagnamento tradizionale, e una quota integrativa, conosciuta come assegno di assistenza vero e proprio, che è finalizzata esclusivamente alla copertura delle spese di cura. La somma potrà essere impiegata per retribuire lavoratori domestici regolarmente assunti con almeno 15 ore settimanali dedicate all’assistenza. I soldi possono essere anche spesi per acquistare servizi professionali erogati da imprese e operatori sociali specializzati, come lavanderie assistenziali, servizi di trasporto sanitario, accompagnamento a visite mediche, attività di supporto domiciliare.
Per ottenere il Bonus bisogna rientrare anche nel requisito ISEE richiesto, che andrà aggiornato per l’anno in cui si richiedere il contributo. Se il nuovo ISEE supererà la soglia dei 6.000 euro, il bonus verrà revocato. In caso di assegno sospeso, il pagamento potrà riprendere con effetto retroattivo, purché vengano ristabilite tutte le condizioni richieste.