Banca, devi avere questa somma sul conto corrente: Non un euro di meno | La nuova legge tagliateste
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Risparmiare soldi- Foto di Maitree Rimthong da Pexels-CircuitoLavoro.it
Per risparmiare davvero bisogna imparare ad evitare rischi finanziari e gestire meglio la liquidità: ecco tutti i consigli da applicare sul proprio conto corrente bancario.
Non è sempre facile riuscire a mantenere un equilibrio ottimale tra sicurezza finanziaria e ottimizzazione dei risparmi, soprattutto in un contesto economico messo a dura prova da tanti fattori.
Il costo della vita in continua crescita e l’erosione del potere d’acquisto impongono un’attenzione particolare alla gestione del denaro sul proprio conto corrente.
Da un lato sembra fondamentale riuscire a disporre di una somma sufficiente per far fronte agli imprevisti, dall’altro, tenere troppi soldi liquidi può rivelarsi una scelta poco vantaggiosa.
La quantità ideale di soldi da conservare dipende da diversi fattori personali, tra cui stabilità lavorativa, spese mensili e obiettivi a breve termine. Gli esperti consigliano di mantenere sul proprio conto corrente un fondo di emergenza che copra almeno tre-sei mesi di spese essenziali.
Quanti soldi conservare sul proprio conto corrente: il calcolo della liquidità necessaria per le emergenze
La cifra da conservare sul proprio conto corrente in caso di emergenza varia in base alla situazione lavorativa, alla struttura familiare, alle spese mensili fisse e agli obiettivi da raggiungere. Chi ha un impiego stabile può permettersi di ridurre la liquidità, mentre chi ha un reddito variabile o precario deve essere più prudente. Una famiglia con figli o persone a carico ha bisogno, ad esempio, di una riserva maggiore rispetto a chi vive da solo.
Nel caso di spese mensili elevate, bisogna conservare parecchia liquidità. Ci sono poi gli obiettivi d’acquisto a breve termine, per i quali dovrà essere messa da parte una somma adeguata in modo da evitare di ricorrere a prestiti o finanziamenti. Per famiglia media italiana si consiglia un risparmio che si attesti tra i 5.000 e i 15.000 euro.
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Soldi fermi sul conto corrente: svantaggi e opportunità di investimento
Tenere i soldi fermi sul conto corrente può sembrare una scelta prudente, ma presenta anche diversi svantaggi. L’inflazione, infatti, riduce gradualmente il potere d’acquisto del denaro non investito e porta a una perdita di valore nel tempo. Molte banche applicano anche dei costi di gestione che incidono negativamente sui risparmi inutilizzati.
Bisogna considerare poi la mancata opportunità di investimento. Quei soldi versati sul conto potrebbero essere impiegati in strumenti più redditizi come conti deposito, titoli di Stato o investimenti diversificati. Attualmente, i conti deposito offrono rendimenti annui del 3-4% e permettono di contrastare così l’effetto dell’inflazione che non accenna ad arrestarsi.