Autovelox 2.0, ti becca anche per 10km/h: multe a cascata per tutti | Devi andare a passo d’uomo

Gli autovelox diventano intelligenti: cosa possono rilevare i nuovi dispositivi -circuitolavoro.it
Adesso gli autovelox utilizzano l’Intelligenza Artificiale: non c’è più scampo nemmeno a distanza, neanche per 10km/h di troppo.
Negli ultimi anni, gli autovelox sono diventati una vera e propria ossessione per gli automobilisti. Ora, con le nuove tecnologie, la situazione peggiora: bastano 10 km/h in più del limite e scatta la multa. Un margine di errore ridottissimo che sta già facendo fioccare sanzioni a raffica, con migliaia di conducenti sul piede di guerra.
Postazioni piazzate nei punti più strategici (e spesso discutibili), limiti che cambiano all’improvviso e dispositivi sempre più precisi stanno trasformando la guida in una corsa a ostacoli. Il risultato? Strade dove per evitare la stangata bisogna quasi andare a passo d’uomo.
Da un lato però, non possiamo negare che questi sistemi servano a limitare atteggiamenti scorretti. Tuttavia, in questo mese dove le prime installazioni sono state eseguite, i nuovi dispositivi stanno mietendo non poche vittime. Vediamo qual è il loro funzionamento e dove fare maggiore attenzione.
Come funzionano i nuovi autovelox
Il 2025 è l’anno dei cambiamenti, specialmente a livello stradale. Un tema caldo che sta facendo molto discutere e vede pareri favorevoli, ma anche contrari. In questo frangente, la vera novità sta nella tanto chiaccherata Intelligenza Artificiale, ad oggi presente in moltissimi dispositivi. Gli autovelox diventano 2.0, anzi, 3.0.
I nuovi Tutor 3.0, non solo rilevano la velocità media su un tratto di strada, ma grazie all’Intelligenza Artificiale sono in grado di identificare i veicoli anche a distanza e in condizioni difficili: di notte, con pioggia, nebbia o persino se viaggiano tra due corsie. Ed è proprio questo a renderli ancora più temuti dagli automobilisti. A differenza dei classici autovelox, che scattano la foto solo nel punto in cui il veicolo passa davanti al sensore, i Tutor funzionano in modo diverso: controllano la velocità media su un intero tratto di strada.
Il funzionamento è semplice: una telecamera registra il passaggio del veicolo all’ingresso e all’uscita del tratto monitorato. Se la velocità media supera il limite, il sistema elabora il verbale e lo invia alla Polizia Stradale per la convalida. Ma non finisce qui. I nuovi Tutor controllano anche i sorpassi vietati dei mezzi pesanti, individuano auto contromano e segnalano irregolarità nei tachigrafi. Ad oggi sono stati installati solo in alcuni tratti autostradali. Vediamo quali.

Tutor 3.0 dove sono installati
I nuovi Tutor 3.0 sono già attivi su diverse tratte autostradali e stanno mietendo le prime vittime. La loro precisione riduce al minimo la possibilità di farla franca, e con il margine d’errore sempre più stretto, il rischio di multa è praticamente assicurato. Ecco dove bisogna fare particolare attenzione:
- A1 Milano-Napoli – Sette tratte, tra cui Chiusi-Monte San Savino, Castelnuovo di
- Porto-Settebagni e l’Area di Servizio Tevere-Fabro.
- A27 Mestre-Belluno – Cinque tratte tra il bivio con la A4 e lo svincolo con la Pedemontana.
- A9 Lainate-Como-Chiasso – Cinque tratte tra Saronno e Lomazzo Nord in entrambe le direzioni.
- A14 Bologna-Taranto – Quattro tratte tra Pesaro e Rimini Sud.
- A11 Firenze-Pisa Nord – Cinque tratte tra Montecatini e Prato Est.
I Tutor sono sempre segnalati da cartelli verdi, ma occhio a non fidarsi troppo, poiché una piccola distrazione e la multa è già in viaggio.