“Apra il portabagagli e mi faccia controllare”: DISASTRO POSTO DI BLOCCO, ti vogliono controllare anche la ruota di scorta | Trattati come spacciatori o rapinatori

Controllo bagagliaio- Foto di Katya Wolf da Pexels-CircuitoLavoro.it
Quando si viene fermati al posto di blocco ci si ritrova ad essere protagonisti di un controllo estremamente accurato che coinvolge tutto, dai documenti al cofano.
Non tutti gli automobilisti italiani sanno che bisogna distinguere il posto di blocco dal posto di controllo. Il modo in cui si procede alla verifica cambia completamente.
Il posto di controllo risulta essere, infatti, un’attività svolta di routine svolta su strada dagli agenti che selezionano casualmente alcuni veicoli e li invitano a fermarsi.
In questo caso vengono verificati i documenti classici, come la patente, il libretto di circolazione e l’assicurazione. Se tutto è in regola, si può ripartire.
Diverso è, invece, il caso del posto di blocco, il cui svolgimento è disciplinato dall’articolo 192 del Codice della Strada. In questo caso, può davvero succedere di tutto.
Cosa può essere controllato durante un posto di blocco
Al posto di blocco devono fermarsi obbligatoriamente tutti i veicoli. Esibire i documenti in regola non basta. Gli agenti possono chiedere di controllare molto di più. Può essere verificato l’interno del veicolo, il cofano motore, perfino il bagagliaio. In alcuni casi sospetti sono sottoposti a controllo anche la ruota di scorta o gli spazi meno accessibili dell’auto. Questa circostanza si verifica, però, solo in caso di segnalazioni sul presunto possesso di armi, droga o refurtiva.
Il controllo della targa, collegata direttamente alle banche dati, consente di conoscere in tempo reale se il veicolo è rubato, se ha la revisione scaduta o se è associato a precedenti penali. Anche il comportamento del conducente è determinante: di fronte a una persona che appare nervosa o evasiva, gli agenti hanno piena facoltà di estendere i controlli.
Perché bisogna sempre fermarsi ad un posto di blocco
Bisogna ricordarsi, prima di tutto, di non ignorare mai l’Alt ad un posto di blocco. Chi non si ferma rischia grosso: la multa parte da 1.362 euro e può arrivare fino a 5.456 euro. Alla penalizzazione economica si aggiunge la decurtazione di 10 punti dalla patente. Ma il vero problema è l’aspetto penale: forzare un posto di blocco equivale a commettere resistenza a pubblico ufficiale, reato che comporta la reclusione da sei mesi a cinque anni.
La fuga dagli agenti non può essere giustificata da niente, nemmeno dalla semplice dimenticanza della patente o del documento. In ogni caso sfuggire al controllo peggiora solo la situazione. Per questo motivo bisogna sempre collaborare e mantenere la calma quando si viene fermati ad un posto di blocco.