“Alt, mi deve mostrare immediatamente il P2”: vai subito a richiederlo in motorizzazione | Al posto di blocco senza ti sequestrano il mezzo

P2, cos'è e perché bisogna averlo - circuitolavoro.it
Oggi le Forze dell’ordine controllano il P2 durante un posto di blocco: se qualcosa non torna, si può incorrere in sanzioni importanti.
Il fermo durante un posto di blocco. Il controllo. Tutto sembra routine, fino a quando l’agente non pronuncia una sigla mai sentita e chiede di mostrarla subito. È in quel momento che l’automobilista medio si blocca, si guarda intorno e si rende conto che sul libretto qualcosa manca. Ma non si tratta di una semplice formalità: da qui può partire una segnalazione, oppure — nei casi peggiori — scattare il sequestro del mezzo.
Se fino a ieri certi dettagli sembravano secondari, oggi la burocrazia non perdona. I controlli sono diventati più frequenti, più digitalizzati e precisi. E non basta più avere revisione e patente in regola: alcuni dati tecnici del veicolo, apparentemente minori, sono diventati determinanti. Spesso sono lì, scritti in piccolo sul libretto. Ma da quei numeri si capisce tutto. E chi non li conosce, rischia grosso.
Dove si trova il P2 e come la verificano durante il posto di blocco
Tra tutte le voci presenti sulla carta di circolazione, ce n’è una che oggi può fare davvero la differenza: il famigerato P.2. Indica la potenza netta massima del motore, espressa in kilowatt, ed è uno dei riferimenti principali per verificare la conformità del veicolo.
Può succedere che questo dato manchi, sia illeggibile oppure errato, soprattutto su libretti più vecchi o in caso di errori di stampa. Ma attenzione: le forze dell’ordine possono comunque risalire a quel valore tramite la targa, collegandosi alla banca dati della Motorizzazione Civile. Lo fanno in tempo reale, durante il controllo, incrociando modello, telaio e altri parametri. Se il dato ufficiale non corrisponde a quello stampato o non è riportato affatto, il veicolo risulta non conforme.
Chi si trova in questa situazione deve richiedere subito un aggiornamento presso la Motorizzazione Civile, facendo correggere o ristampare il libretto. È un obbligo, non un’opzione. E in sua assenza, o in caso di non conformità, le conseguenze possono essere molto pesanti. Ma vediamo nel dettaglio.

Chi rischia con un P.2 non in regola
Il valore P.2 non è solo un dato tecnico, ma anche un indicatore fiscale. Da lì si calcola, ad esempio, il superbollo, una tassa aggiuntiva prevista per i veicoli con potenza superiore a 185 kW, cioè 251 cavalli. Superata questa soglia, si paga una maggiorazione di 20€ per ogni kW eccedente. Per esempio, un’auto con 200 kW paga 15 × 20 = 300€ di superbollo ogni anno.
Se questo valore manca, il sistema fiscale non è in grado di verificare la posizione del contribuente e l’automobilista può risultare inadempiente. Questo vale anche nel caso abbia deciso volontariamente di non pagarlo.