“Alt, Guardia di Finanza, mi mostri il P2”: tramite questo codice possono pignorarti casa | Al posto di blocco lo devi avere

“Alt, Guardia di Finanza, mi mostri il P2”: tramite questo codice possono pignorarti casa | Al posto di blocco lo devi avere

Guardia di Finanza al posto di blocco - circuitolavoro.it

La Guardia di Finanza sta effettuando controlli al posto di blocco: se chiedono il P.2, bisogna fornirglielo, ma i rischi sono elevati.

Essere fermati a un posto di blocco genera sempre una certa ansia, anche per chi ha tutte le carte in regola. Figuriamoci se, invece della classica pattuglia della Polizia, a fermarci è la Guardia di Finanza. Come risaputo, qualunque ente di giustizia può effettuare controlli su strada, ma quando è la Finanza a intervenire, il problema va ben oltre la velocità tenuta pochi chilometri prima o lo stato degli pneumatici.

In questo caso, il controllo è di tipo finanziario e può avvenire in seguito a incongruenze, ipotetiche o accertate, tra il veicolo e la situazione fiscale del conducente, o meglio, del contribuente. Si tratta appunto di una verifica, non di una condanna, ma è bene sapere in quali casi può scattare e cosa comporta, anche se si è in regola con il Fisco.

Perché la Guardia di Finanza chiede il P.2 e cosa indica

Per quanto possa sembrare un dato sconosciuto ai più, il P.2 è sempre con noi senza che ce ne rendiamo conto. Non è un documento a parte, ma una semplice voce contenuta nella carta di circolazione, e quando viene controllata è per motivi ben precisi.

Partiamo dalla base: il P.2 del libretto indica la potenza del motore in kilowatt. Questo valore può attirare l’attenzione del Fisco o della Polizia Stradale in determinate circostanze.

Guardia di Finanza paletta
Guardia di Finanza, cosa controlla al posto di blocco e perché – circuitolavoro.it

Cosa succede se controllano il P.2 sulla carta di circolazione

Uno dei motivi principali è il superbollo. Se il veicolo supera i 185 kW (251 CV), è soggetto a questa imposta aggiuntiva, e la Guardia di Finanza potrebbe verificare se è stato pagato regolarmente.

Poi c’è il tanto temuto redditometro. Se qualcuno ci ha segnalato al Fisco, o se l’Agenzia delle Entrate ha dei sospetti, potrebbe utilizzare il libretto di circolazione (e quindi il P.2) per avviare un accertamento fiscale. Ad esempio, se un’auto con elevata potenza risulta intestata a una persona con basso reddito dichiarato, il Fisco potrebbe voler verificare la compatibilità dell’acquisto con le entrate ufficiali del proprietario. Questo succede spesso con auto sportive, SUV di lusso o berline ad alte prestazioni.

Ma attenzione anche alla Polizia Stradale. Se la potenza indicata nel P.2 risulta anomala rispetto al modello dell’auto, potrebbero sorgere sospetti su modifiche non omologate come la rimappatura della centralina o la sostituzione del motore. In questi casi, la Polizia può richiedere un controllo tecnico per verificare la conformità del veicolo.

Se poi emergono incongruenze evidenti, a essere a rischio non è solo l’auto, ma anche la situazione patrimoniale e fiscale del proprietario. Insomma, essere in regola con il Fisco è l’unica vera difesa per evitare problemi. E con i controlli fiscali sempre più serrati, sapere cosa aspettarsi può fare la differenza.