“Addio studenti sui treni, precedenza a chi lavora”: Se il treno è pieno e tu studi rimani a piedi o aspetti il prossimo | È tutto già deciso
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Treno pieno, i lavoratori hanno la priorità - circuitolavoro.it
Altri disagi con Trenitalia: a rimetterci, ancora una volta, sono i passeggeri. Ora il capotreno può far scendere gli studenti in caso di sovraffollamento.
Sono mesi, se non anni, che il servizio di Trenitalia accumula disservizi e ritardi. Da una parte, il problema può essere attribuito a un normale malfunzionamento, che a volte costringe il personale a cancellare una corsa. Dall’altra, c’è un tasto decisamente più dolente: gli scioperi dei trasporti.
Quante volte lavoratori e viaggiatori si sono trovati davanti a un tabellone pieno di treni cancellati o a ritardi di oltre un’ora, spesso senza alcun preavviso? Tante. E tante ancora saranno le volte che questo accadrà.
Ma qui il problema non sono gli scioperi – perché il personale ha tutto il diritto di far valere le proprie ragioni – bensì un sistema che non garantisce un servizio adeguato a chi lo paga. E ora arriva un’ulteriore novità, basata su un principio quantomeno discutibile: nei treni sovraffollati, gli studenti possono essere fatti scendere per lasciare posto ai lavoratori. Un criterio che farà discutere, ma che da oggi diventa realtà.
Treni pieni: la precedenza ai lavoratori
Una frase che nessuno avrebbe mai immaginato di sentire: “Studenti, scendete. Priorità ai lavoratori.” Eppure è successo davvero. Il caso è avvenuto a Chieri, in provincia di Torino, mercoledì 26 febbraio, quando un treno diretto a Rivarolo, già stracarico, si è riempito ancora di più dopo la cancellazione della corsa precedente. Il personale di Trenitalia ha ritenuto che viaggiare in quelle condizioni non fosse sicuro, e così il capotreno ha fatto una scelta drastica: ha chiesto agli studenti di scendere.
Secondo alcuni testimoni, diversi ragazzi hanno obbedito, mentre altri hanno protestato per la decisione. La situazione ha creato un forte malcontento tra i presenti e qualcuno, ritenendo ingiusto il criterio adottato, ha perfino allertato i carabinieri. Una vicenda che ha scatenato polemiche e interrogativi: davvero il capotreno ha il diritto di decidere chi può restare a bordo? Facciamo chiarezza.
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I capotreni possono far scendere qualcuno perché il treno è pieno?
La legge prevede che il personale ferroviario garantisca la sicurezza dei passeggeri e, in caso di sovraffollamento, possa impedire la partenza del convoglio. Tuttavia, non esiste una norma che stabilisca criteri precisi su chi debba scendere. In teoria, la decisione dovrebbe essere equa, senza discriminazioni tra studenti e lavoratori: solitamente viene fatto scendere chi sale nell’ultima stazione dove il treno si è fermato. Ovviamente i soggetti disabili, le donne incinta e le persone anziane hanno la precedenza, indipendentemente dal fatto che ad aspettarli sia un professore o un datore di lavoro. Ma a Chieri la realtà è stata un’altra.