Addio patente a punti, è ufficiale: da ora ogni infrazione paghi solo la multa | Si torna al vecchio metodo

Guida automobile- Foto di Ingo Joseph da Pexels-CircuitoLavoro.it
In arrivo una svolta epocale per gli automobilisti italiani: ecco come cambierà il meccanismo della patente a punti nei prossimi mesi e quali sono i nuovi obblighi.
La patente a punti è in vigore in Italia dal 1° luglio 2003. Secondo questo meccanismo ogni titolare di abilitazione alla guida parte da un totale di 20 punti.
Questi punti possono aumentare fino a 30 nel caso ci si distingua per una guida virtuosa, ma possono anche diminuire quando si commettono infrazioni stradali.
Alcune violazioni del Codice della Strada prevedono infatti una decurtazione automatica, che va a sommarsi come punizione alla normale sanzione economica.
Non sempre però chi riceve il verbale è la persona che ha commesso l’infrazione. Per questo, il Codice della Strada impone un passaggio obbligato.
Patente a punti: perché è importante comunicare chi era alla guida dell’auto
Quando si commette un’infrazione al Codice della Strada il proprietario del veicolo deve comunicare all’autorità chi era alla guida al momento della violazione, in modo che i punti vengano sottratti al conducente effettivo. Questa procedura ha l’obiettivo di attribuire la responsabilità reale a chi ha commesso l’errore. Se però non si rispettano le tempistiche e non si forniscono i dati richiesti, scatta una sanzione economica autonoma.
Nel caso in cui il proprietario del mezzo non comunichi chi era alla guida del veicolo entro 60 giorni, si vedrà recapitare una nuova sanzione che va da 291 a 1.166 euro. L’obbligo vale per tutti, anche per il proprietario che guidava personalmente: la sua identità deve comunque essere formalizzata. In assenza di identificazione diretta, infatti, il proprietario del veicolo deve dichiarare chi si trovava alla guida al momento dell’infrazione. Questa disposizione, regolata dall’articolo 126-bis del Codice della Strada, continua a essere vincolante anche nel nuovo sistema.

Comunicazione obbligatoria dei dati del conducente: cosa fare per evitare una sanzione aggravata
Chi riceve una multa dovrà procedere con il consueto pagamento, ma dovrà anche fare molta attenzione alla corretta compilazione del modulo per indicare il conducente. La comunicazione va inviata all’autorità competente secondo le modalità specificate nel verbale. Ci si può recare allo sportello fisico o si può inviare tramite posta raccomandata, fax, email o PEC. I dati da inserire sono nome, cognome, numero della patente e copia dei documenti d’identità.
L’obbligo della comunicazione permane anche nel caso si decida di fare ricorso. Una circolare del Ministero dell’Interno del 27 ottobre 2022 chiarisce che la comunicazione dei dati deve avvenire comunque entro 60 giorni dalla notifica, anche se si attende l’esito del giudizio. L’unica eccezione è rappresentata dai casi di vendita del veicolo o di furto: per queste circostanza bisogna presentare le relative prove.