Addio debiti, arriva la sanatoria 2025: non gli devi dare più nulla | È ufficiale

Addio debiti, arriva la sanatoria 2025: non gli devi dare più nulla | È ufficiale

Addio debiti irrisoluti: la nuova sanatoria 2025 - circuitolavoro.it

La nuova sanatoria del 2025 promette di liberare per sempre milioni di contribuenti dai debiti non pagati: cosa dobbiamo sapere.

Sono mesi che si parla della nuova sanatoria, una misura che promette di annullare il debito fiscale di moltissimi contribuenti che, ad oggi, non sono riusciti a pagare i propri debiti.

Sebbene vi siano diversi ostacoli, tra cui le critiche di chi sostiene che questa novità possa “premiare chi non ha pagato le tasse”, e chi afferma che 5,2 miliardi di euro siano troppi per attuare la misura, tutto sembra orientarsi verso il successo.

Ben presto, moltissime persone potranno dire addio ai loro debiti, senza i limiti che la rottamazione prevista per il 2023 aveva imposto. Come ricorderemo, la scorsa misura richiedeva due pagamenti ingenti da versare in due rate. Ora, anche questi verranno eliminati, permettendo a moltissime persone di accedere alla nuova sanatoria.

Addio debiti nel 2025: ormai è ufficiale

Si torna a parlare di rottamazione delle cartelle esattoriali, ma questa volta con condizioni decisamente più favorevoli per i contribuenti. La cosiddetta ‘rottamazione quinquies’ è un disegno di legge attualmente in discussione in Parlamento, promosso dalla Lega, che punta a introdurre una nuova formula di definizione agevolata per i debiti fiscali.

Il testo è stato presentato il 27 novembre 2024 e ha iniziato il suo iter nella Commissione Finanze del Senato il 25 febbraio 2025. L’obiettivo principale è offrire una soluzione più flessibile e sostenibile per chi ha accumulato debiti con il Fisco, evitando gli errori delle precedenti rottamazioni. Ma cosa cambia rispetto al passato? E perché diventerà presto legge?

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Rottamazione quinquies 2025: tutti i dettagli – circuitolavoro.it

Nuova rottamazione quinquies: ecco le novità

Tra le novità di questo nuovo disegno di legge, spicca una dilazione delle rate decisamente vantaggiosa. Si parla di dividere il debito in 10 anni, con un massimo di 120 rate mensili, una condizione che porterebbe la singola rata a cifre veramente esigue e darebbe la possibilità di sanare il debito senza sentirne il peso.

E poi, la vera novità: niente maxi-rata iniziale. Se questo ostacolo ha generato confusione e sconforto in passato, ora potrà diventare solo un ricordo. A differenza di alcuni provvedimenti passati, non sarà richiesto alcun anticipo considerevole per accedere alla sanatoria.

A ciò si aggiunge una maggiore tolleranza nei pagamenti: stavolta, il contribuente non perderà il diritto alla rateizzazione solo dopo otto rate non pagate, anche se non consecutive.

In tutto ciò, si vocifera di una possibile inclusione delle cartelle fino al 2023, sebbene il perimetro dei debiti inclusi resti ancora da definire.

Insomma, non resta che attendere che la misura venga approvata. Purtroppo, l’unico ostacolo sono i fondi (come già detto, servono 5,2 miliardi di euro), motivo per cui era già stata bocciata dal Decreto Milleproroghe. Ma se stavolta il disegno di legge andrà a buon fine, potrebbe risolvere un problema davvero grande come la situazione debitoria, decisamente precaria nel nostro paese.