Addio bonus Renzi, i 100€ in busta paga non li trovi più: vogliono vederti sul lastrico | Milioni di lavoratori inferociti

Addio bonus Renzi, i 100€ in busta paga non li trovi più: vogliono vederti sul lastrico | Milioni di lavoratori inferociti

Calcolo detrazioni fiscali- Foto di Olia Danilevich da Pexels-CircuitoLavoro.it

Cosa sta succedendo alle buste paga dei dipendenti italiani: ecco che fine ha fatto il bonus Renzi e quali saranno i nuovi requisiti da rispettare per ottenerlo.

A partire dal mese di gennaio 2025 nelle buste paga di milioni di italiani è mancato il famoso “bonus Renzi” da 100 euro che tanto aveva fatto comodo negli ultimi anni.

L’assenza di questo incentivo ha colto di sorpresa molti lavoratori, generando rabbia e confusione, ma anche molta preoccupazione per la mancanza di un importante aiuto economico.

A generare questa situazione è stato l’effetto combinato della riforma fiscale Irpef entrata in vigore nel 2024, e confermata anche con la Legge di Bilancio 2025.

Queste normative hanno avuto un impatto notevole sia sulle aliquote che sugli scaglioni Irpef, ma anche sul meccanismo che regolava il trattamento integrato, i famosi 100 euro tanto amati.

Chi non riceverà più il bonus Renzi e perché

La fascia più colpita da questa revisione è quella dei redditi medi, che si colloca tra 15.000 e 28.000 euro. Gli scaglioni Irpef sono stati ridotti da quattro a tre e c’è stato un aumento delle detrazioni da lavoro dipendente. In particolare i lavoratori dipendenti con redditi fino a 15.000 euro continueranno a ricevere i 100 euro al mese. Per tutti gli altri, però, la situazione cambia radicalmente.

I cittadini che guadagnano tra 15.000 e 28.000 euro annui vedranno il trattamento integrativo riconosciuto solo se l’ammontare complessivo delle detrazioni supera l’imposta lorda. Un requisito che taglia fuori chi non ha spese deducibili o detrazioni rilevanti. Le persone senza carichi familiari, mutui o spese detraibili non riceveranno più il bonus. La platea di beneficiari si riduce enormemente perché il trattamento non spetta più ai redditi superiori a 28.000 euro, a differenza del vecchio sistema che arrivava fino ai 40.000 euro.

Banconote da 100 euro
Banconote da 100 euro- Foto di Goran Grudić da Pexels-CircuitoLavoro.it

Nuove aliquote Irpef e conseguenze sul reddito da lavoro dipendente

Le aliquote Irpef passano da quattro a tre e le detrazioni per lavoro dipendente salgono a 1.955 euro. Per proteggere i redditi più bassi è stata estesa la no tax area a 8.500 euro. Le fasce intermedie di reddito, però, sono in forte difficoltà: chi guadagna poco più di 15.000 euro, ma non ha detrazioni sufficienti, si trova ad aver perso i 100 euro al mese.

Non sono previsti meccanismi di compensazione al momento per i lavoratori dipendenti che subiscono gli effetti dell’inflazione e dei rincari generalizzati. Il trattamento integrativo resta a beneficio dei più poveri, ma non della maggioranza degli italiani, situata nella fascia di reddito non abbastanza bassa né abbastanza alta.