Addio al bollo auto: lo Stato non ti chiede più un euro | Da quest’anno tieni i soldi nelle tue tasche

Automobili- Foto di Orest Sv da Pexels-CircuitoLavoro.it
Per gli automobilisti italiani potrebbero esserci presto novità sul pagamento del bollo auto, mentre in altri Paesi Europei la situazione è completamente diversa.
Le tasse applicate ai veicoli italiani sono tra le più pesanti d’Europa, come confermato da un dettagliato report dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei.
Questo resoconto analizza la tassazione automobilistica nei principali mercati mondiali, tra i quali l’Italia spicca per gravità.
Oltre al bollo auto, si sommano IVA, accise, tasse di immatricolazione e imposte indirette: un carico fiscale notevole per i cittadini italiani.
Il dato che sorprende è soprattutto il criterio con il quale viene calcolato il bollo: solo in Italia e Slovacchia si tiene conto della potenza del motore (espressa in kW) e della classe ambientale Euro.
Tasse sulle auto molto alte in Italia: qual è la reale motivazione dietro questi dati
In altri Paesi Europei il bollo auto viene calcolato in base alle emissioni di CO₂, un criterio ritenuto più coerente con gli obiettivi di sostenibilità ambientale. In Francia, Germania e Svezia, invece, il bollo è già stato eliminato o sostituito da un’imposta proporzionale alla quantità di gas serra prodotta.
Guardando all’Iva applicata sull’acquisto di veicoli nuovi, l’Italia, con il suo 22%, si colloca nella media europea. Germania e Francia si attestano rispettivamente al 19% e 20%, mentre Spagna, Belgio e Olanda oscillano tra il 21% e il 22%. Nel momento in cui si considerano le realtà con tassazione più leggera, il divario si allarga ulteriormente: Malta e Lussemburgo (17%), o la Svizzera, applicano un’imposta sull’auto pari all’8%.

In quali Paesi Europei non si paga il bollo auto
Fuori dall’Europa, gli scenari sono ancora più complessi. In Brasile, l’imposta può raggiungere il 36%, mentre la Cina impone un’IVA del 10%. In Norvegia e Islanda si toccano rispettivamente il 25% e 24%. Dopo una rapida analisi a questi dati, è evidente che l’Italia si caratterizzi per un’impostazione rigida che grava ancora fortemente sul consumatore medio.
L’opinione comune è quella che attribuisce al Bel Paese un metodo piuttosto obsoleto di calcolo del bollo auto. Mentre, infatti, la maggior parte dei Paesi UE, adotta un’impostazione basata sulle emissioni di CO₂, solo Italia, Austria e Ungheria si ostinano a usare la potenza in kW e lo standard Euro del veicolo. Altri Stati hanno, invece, già accettato la proposta di abolizione totale della tassa di possesso. In Francia, Lituania, Repubblica Ceca e Polonia, il bollo auto non si paga più. In Spagna e Belgio, invece, si adottano sistemi ibridi che considerano cilindrata e peso.