175€ al mese, entra in vigore il primo bonus perpetuo senza Isee: chiunque lo richiede glielo danno | Ne hanno tutti diritto

Bonus senza Isee - circuitolavoro.it
Esiste un supporto economico che permette di ottenere 175€ al mese senza dover presentare l’ISEE: un incentivo pensato per sostenere un obiettivo politico preciso.
Il 2025 è un anno di conferme, ma anche di nuove sorprese. Alcuni bonus ormai rodati tornano con piccole modifiche, altri cambiano nome o forma, e poi ci sono le novità assolute – quelle che promettono di alleggerire (almeno un po’) il peso del portafogli. Dalla casa al lavoro, passando per famiglie, giovani e pensionati, il calendario delle agevolazioni è già in movimento.
Ma, come sempre, tra quello che si dice e quello che davvero arriva sul conto corrente, c’è una bella differenza. Ecco perché vale la pena tenere d’occhio i bonus giusti e – soprattutto – capire bene a chi spettano. E dove c’è di mezzo un bonus, c’è dietro un Governo con obiettivi ben precisi.
I bonus del 2025: l’obiettivo e le opportunità
Partiamo col dire che lo Stato non regala soldi. I bonus servono a tenere in equilibrio un sistema che, da solo, farebbe fatica a reggersi. Se aumenta il costo della vita, arriva il bonus. Se non si fanno abbastanza figli, arriva l’incentivo per le famiglie. Se le aziende non assumono, ecco il contributo statale. Sono leve che servono a pilotare le scelte, tamponare problemi e – diciamolo – spegnere un po’ il malcontento.
A volte funzionano, a volte no. Ma una cosa è certa: non durano per sempre, e proprio per questo vanno conosciuti e sfruttati finché ci sono Per chi ha un ISEE molto alto, però, la questione si fa più complessa. Ma scavando nel dettaglio, esistono incentivi che lo Stato concede anche alle famiglie più benestanti. Si parte dalla Carta del Merito (che premia le performance dello studente 18enne), fino ad arrivare a un bonus da circa 175€. Niente ISEE, requisiti blandi, ma la domanda è necessaria.
Come ottenere 175€ al mese nel 2025 senza limite ISEE (e con quale domanda)
Non importa che si scelga di non presentare l’ISEE, o che invece sia troppo alto: l’importante è richiedere l’Assegno Unico. Sembra banale, ma molti non lo chiedono per paura che incida sull’ISEE. In realtà, l’Assegno Unico ha una soglia minima garantita, che viene erogata dalla nascita fino ai 18 anni (21 in certi casi) del figlio.
Per quest’anno, l’importo minimo è di 57,50€ al mese per figlio. Questo significa che, con una semplice domanda, si possono ottenere quasi 175€ al mese per chi ha tre figli. La cosa interessante? Le soglie sono piuttosto blande: se non si supera un ISEE di 45.979,56€, l’importo cresce. E come sempre, più figli si hanno, più assegni si ricevono.
Perché lo Stato lo fa? Beh, in un Paese dove non si fanno più figli, un piccolo premio anche a chi ha un reddito alto sembra essere diventato un incentivo strategico. E, forse, un investimento politico.