Il Decreto Legislativo 30 dicembre 2023, n. 216 ha introdotto un’importante novità fiscale per le imprese e i professionisti. L’articolo 4 del decreto prevede, infatti, una maggiorazione del costo del lavoro deducibile, nota come Superbonus 120% assunzioni, che si applica al periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023. Questo beneficio, chiamato anche maxi-deduzione, mira a incentivare le nuove assunzioni a tempo indeterminato e a sostenere l’occupazione.
Il Superbonus 120% assunzioni offre una deduzione fiscale pari al 20% del costo relativo all’incremento occupazionale risultante da nuove assunzioni a tempo indeterminato. Inoltre, è prevista una deduzione aggiuntiva per i contratti stipulati con categorie di lavoratori particolarmente vulnerabili. Tuttavia, per accedere a questo incentivo è necessario che si verifichi un incremento occupazionale.
Per poter beneficiare del Superbonus 120% assunzioni, il numero di dipendenti a tempo indeterminato deve aumentare rispetto al periodo d’imposta precedente. Questo incremento deve essere verificato confrontando il numero di dipendenti a tempo indeterminato al termine del periodo d’imposta successivo (31 dicembre 2024 per chi ha anno solare come periodo d’imposta) con la media degli stessi dipendenti durante il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023.
Oltre all’incremento dei soli dipendenti a tempo indeterminato, è necessario un incremento anche del numero totale di lavoratori (compresi quelli a tempo determinato). Questo significa che, alla fine del periodo d’imposta successivo, il numero complessivo dei dipendenti deve essere maggiore rispetto alla media del numero di dipendenti nello stesso periodo d’imposta precedente.
Il calcolo della media occupazionale si basa sulla somma dei giorni lavorativi contrattualmente previsti per ciascun dipendente, divisi per 365 (o 366 se l’anno include il 29 febbraio). Questo permette di determinare la media del numero di lavoratori sia a tempo indeterminato che complessivamente occupati nel periodo d’imposta di riferimento.
Non si considera, ai fini dell’incremento occupazionale, il personale trasferito da un’altra società del gruppo che aveva un contratto a tempo indeterminato, ma che ha cessato il suo rapporto con l’altra società a partire dal 30 dicembre 2023.
La trasformazione di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato, avvenuta durante il periodo d’imposta successivo, contribuisce all’incremento occupazionale e rileva ai fini del Superbonus.
I soci lavoratori di cooperative, nel caso in cui abbiano un contratto di lavoro subordinato, sono equiparati ai lavoratori dipendenti per il calcolo dell’incremento occupazionale.
I dipendenti con contratto part-time devono essere conteggiati in proporzione alle ore lavorate rispetto a quelle previste dal contratto nazionale.
Il Superbonus 120% assunzioni rappresenta un’importante opportunità per le imprese e i professionisti che vogliono incentivare le assunzioni a tempo indeterminato e contribuire alla crescita dell’occupazione. Tuttavia, è fondamentale rispettare i criteri di incremento occupazionale stabiliti dalla normativa per poter accedere a questo beneficio fiscale. Le imprese devono quindi prestare attenzione ai dettagli e alle condizioni specifiche per assicurarsi di non perdere l’opportunità di ottenere il bonus. Visita la nostra pagina dedicata ai bonus imprese.
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