Proroga decontribuzione Sud fino al 31 Dicembre 2024: cosa c’è da sapere

La Decontribuzione Sud riceve il sostegno necessario per proseguire oltre il termine inizialmente previsto del 30 giugno. Grazie al via libera dalla Commissione europea, la misura favorevole per le imprese meridionali viene estesa fino alla fine del 2024. Questo annuncio arriva dal Ministro per gli Affari UE, il Sud, la Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, seguendo un incontro produttivo con Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione UE.
Le aziende localizzate nel Meridione saranno così in grado di godere ancora dell’esonero contributivo del 30% per le nuove assunzioni. Questo incentivo è parte del più ampio pacchetto di bonus assunzioni 2024, tale da rientrare nel recente Decreto Coesione.
Perché questa proroga è importante
A distanza di meno di una settimana da quando la scadenza pareva non prorogabile, la decisione di estendere la Decontribuzione Sud offre una boccata d’aria fresca per i datori di lavoro delle regioni meridionali. Ora si punta a rendere questa agevolazione un meccanismo più duraturo e incentrato sugli investimenti, come spiegato dal Ministro Fitto.
Introdotto con la Legge di Bilancio del 2021, l’esenzione contributiva del 30% riguarda i datori di lavoro con sedi nelle Regioni del Meridione, quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. A differenza di alcuni bonus, questa misura esclude solo i settori agricolo, finanziario e i contratti domestici, rendendola applicabile a un vasto spettro di attività lavorative.
Next Steps: verso una soluzione a lungo termine
Con la proroga assicurata fino al 31 dicembre 2024, l’attenzione si sposta ora sulle modifiche proposte per adeguare la misura all’assenza del Temporary Framework legato alla crisi ucraina. In questo modo si cerca di orientarla maggiormente verso gli investimenti, mantenendola al contempo all’interno del quadro degli aiuti di Stato approvati dalla Commissione UE.
Risorse ulteriori
Per ulteriori informazioni e per rimanere aggiornati sulle ultime novità, visita la sezione dedicata a bonus e incentivi sul nostro sito.