Disoccupazione agricola e bonus 2023: requisiti e calcolo
I lavoratori del settore agricolo non possono beneficiare della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) come i dipendenti degli altri settori economici. Tuttavia, hanno accesso a una forma specifica di assistenza chiamata indennità di disoccupazione agricola ordinaria o indennità di disoccupazione a requisiti ridotti.
In questa guida completa sull’indennità di disoccupazione agricola, forniremo una spiegazione su come funziona, come viene calcolato l’importo spettante e i requisiti necessari per averne diritto.
La disoccupazione agricola è un mezzo di supporto finanziario destinato ai lavoratori impiegati nel settore agricolo e a coloro che svolgono mansioni professionali equiparate, purché soddisfino specifici criteri, tra cui il requisito dello stato di disoccupazione.
La disoccupazione agricola è un’indennità erogata dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) ai seguenti soggetti iscritti negli elenchi dei lavoratori agricoli:
Per ottenere la disoccupazione agricola, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
Se non si soddisfano i requisiti minimi di contribuzione, ovvero se si hanno meno di 102 giorni negli ultimi due anni, è possibile richiedere la disoccupazione con requisiti ridotti. In questo caso, i requisiti richiesti sono:
L’importo spettante nella disoccupazione con requisiti ridotti corrisponde al 30% della retribuzione ottenuta nei giorni lavorati. Su questa somma non viene decurtato il contributo di solidarietà.
Se si soddisfano i requisiti sopra elencati per la disoccupazione agricola ordinaria o con requisiti ridotti, è possibile richiederla tramite le seguenti modalità:
È necessario presentare la domanda entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è rimasti senza lavoro.
L’importo che si riceve dipende dal tipo di occupazione:
Vediamo due esempi di calcolo:
Esempio 1: Lavoratore assunto a tempo determinato con richiesta di disoccupazione agricola e 100 giorni di lavoro.
Calcolo: 100 x 65,30 = 6.530 euro. Il 40% di questa somma è 2.612 euro. Successivamente, si sottrae il 9% di contributo di solidarietà, ovvero 235,08 euro (9% di 2.612). Quindi, l’indennità di disoccupazione netta spettante è 2.612 – 235,08 = 2.376,92 euro. A questa somma vanno sottratte le tasse IRPEF.
Esempio 2: Lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato con richiesta di disoccupazione agricola e 83 giorni di lavoro.
Calcolo: 83 x 70 = 5.810 euro. Il 40% di questa somma è 2.324 euro, che corrisponde all’indennità di disoccupazione netta spettante. Anche in questo caso, vanno sottratte le tasse IRPEF.
Di solito, quando si parla di disoccupazione, si pensa a un pagamento mensile delle indennità. Tuttavia, per la disoccupazione agricola, le cose funzionano in modo diverso: l’INPS eroga un unico importo in una sola soluzione. Quindi, se si ha diritto, ad esempio, a 500 euro di disoccupazione, si riceveranno questi 500 euro tutti insieme.
L’INPS accredita la disoccupazione in due modi:
Al momento della richiesta di disoccupazione, è necessario indicare il metodo di pagamento preferito, che sia sul conto corrente o tramite accredito in Posta.
Quando viene pagata la disoccupazione agricola? La disoccupazione agricola di solito arriva tra la fine di giugno e la prima metà di luglio. In questo periodo, a seconda del metodo di pagamento scelto, si dovrebbe ricevere:
Se la disoccupazione non arriva entro la fine di luglio, si consiglia di contattare la sede INPS competente o rivolgersi a un CAF. Saranno in grado di effettuare i controlli necessari per verificare se la domanda è bloccata, se ci sono stati degli errori o se si tratta semplicemente di un ritardo.
Nel 2023, quali sono i bonus agricoli disponibili? Oltre alla richiesta di disoccupazione, i lavoratori agricoli che hanno svolto un’attività lavorativa possono presentare una richiesta per gli Assegni al Nucleo Familiare (ANF). I requisiti per ottenere gli ANF, come reddito e composizione del nucleo familiare, sono gli stessi per tutti i lavoratori dipendenti, indipendentemente dal settore di provenienza, che sia agricolo o altro.
Tuttavia, ci sono alcune differenze tra i lavoratori che hanno lavorato almeno 101 giorni durante l’anno solare e quelli che hanno lavorato meno di 101 giorni:
È importante notare che si ha diritto agli ANF anche per i giorni di malattia, infortunio e maternità, a condizione che vengano rispettate le seguenti condizioni:
Se queste condizioni sono soddisfatte, si ha diritto agli ANF per i seguenti periodi:
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