Nel 2024, i disoccupati in Italia possono beneficiare di diversi bonus e incentivi che mirano non solo a fornire un sostegno economico immediato, ma anche a facilitare il reimpiego attraverso percorsi di formazione e orientamento. In questo articolo, esploreremo le varie misure disponibili, i requisiti necessari e gli importi spettanti.
Secondo l’articolo 19 del Decreto Legislativo n. 150 del 2015, per essere considerati disoccupati è necessario soddisfare due condizioni: essere privi di un impiego (o avere un reddito da lavoro inferiore a 8.500 euro annui per lavoro dipendente, o 5.500 euro per lavoro autonomo) e dichiarare la propria immediata disponibilità a lavorare e partecipare a misure di politica attiva del lavoro.
I bonus per disoccupati possono essere suddivisi in tre principali categorie:
Naspi
La Naspi è destinata ai lavoratori subordinati con almeno 13 settimane contributive negli ultimi 4 anni. L’indennità è pari al 75% dello stipendio medio percepito, con un massimo di 1.550,42 euro mensili. La durata della Naspi è metà delle settimane contributive maturate negli ultimi 4 anni, fino a un massimo di 24 mesi. È possibile richiedere la Naspi in un’unica soluzione per chi decide di avviare un’attività autonoma.
Dis-Coll
Simile alla Naspi, la Dis-Coll è riservata ai collaboratori coordinati e continuativi, nonché agli assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio. Richiede almeno un mese di contribuzione nella Gestione Separata Inps. L’importo è calcolato sul reddito imponibile ai fini previdenziali, con massimali simili a quelli della Naspi.
Sostegno al Reddito (Sar)
Il Sar è destinato ai lavoratori con contratti di somministrazione. Richiede almeno 110 giorni di lavoro o la conclusione della procedura MOL nei 12 mesi precedenti. Il bonus è di 1.000 euro, ridotti a 780 euro per chi ha maturato almeno 90 giorni di lavoro.
Indennità di Disoccupazione Agricola
Riservata ai lavoratori agricoli dipendenti, spetta per un numero di giornate pari a quelle lavorate, con un massimo di 365 giorni l’anno. I requisiti includono l’iscrizione negli elenchi dei lavoratori agricoli e almeno 102 contributi giornalieri nel biennio. L’importo è pari al 40% della retribuzione di riferimento, con una trattenuta del 9% per contributo di solidarietà.
Assegno di Inclusione
Destinato a famiglie con componenti disabili, minori, over 60 o persone in condizioni di svantaggio. Non tutti i disoccupati possono beneficiarne; l’assegno spetta solo a coloro che, tra i 18 e i 59 anni, hanno disabilità o carichi di cura.
Supporto Formazione Lavoro (SFL)
Per disoccupati con Isee inferiore a 6.000 euro e in condizioni di lavorare. Prevede un percorso di formazione con un bonus di 350 euro mensili per un massimo di 12 mesi. Non è compatibile con la Naspi.
Indennità di malattia
Spetta ai disoccupati che si ammalano entro 60 giorni dalla cessazione del contratto. L’indennità varia dal 50% al 66,66% della retribuzione media giornaliera, per un periodo massimo di 180 giorni.
Congedo matrimoniale
Destinato a chi ha lavorato almeno 15 giorni nei 90 giorni precedenti il matrimonio o l’unione civile. L’indennità varia a seconda del settore lavorativo e della qualifica.
Congedo di maternità
Riservato alle disoccupate entro 60 giorni dalla sospensione del lavoro o titolari di Naspi. L’indennità è pari all’80% dell’ultima retribuzione percepita. Per chi non soddisfa questi requisiti, è possibile richiedere il bonus maternità al Comune, pari a 2.020,85 euro, con Isee inferiore a 20.221,13 euro.
Il 2024 offre una varietà di bonus e incentivi per i disoccupati, mirati sia al sostegno economico immediato sia al reinserimento nel mondo del lavoro. È essenziale conoscere i propri diritti e i requisiti necessari per accedere a queste misure, al fine di sfruttare al meglio le opportunità disponibili.
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