Aumentare il proprio stipendio netto e ridurre le tasse è una priorità per molti lavoratori. Grazie a una corretta comprensione di come calcolare lo stipendio netto e la gestione delle detrazioni e deduzioni fiscali, è possibile ottimizzare la propria retribuzione mensile. Vediamo insieme dieci modi efficaci per raggiungere questo obiettivo.
La Retribuzione Annua Lorda (RAL), indicata nel contratto di lavoro, è ben diversa dal netto che si percepisce ogni mese. Le trattenute obbligatorie, come contributi previdenziali, assistenziali e IRPEF, riducono significativamente lo stipendio netto, impattando sul potere d’acquisto.
Ad esempio, se un lavoratore ha una RAL di 31.000 euro, senza alcuna detrazione, l’IRPEF annua potrebbe superare i 7.000 euro. Tuttavia, con un’adeguata pianificazione fiscale, si possono ridurre le imposte e aumentare il netto percepito.
Per comprendere meglio come vengono calcolate le voci in busta paga, puoi consultare la nostra guida su Come leggere la busta paga: guida completa per lavoratori e la guida sugli scaglioni Irpef 2025.
Le detrazioni fiscali sono uno strumento molto diffuso per ridurre l’importo delle imposte da versare, con il vantaggio di aumentare il reddito netto e migliorare il potere d’acquisto.
In particolare, i bonus fiscali agiscono come uno sconto sulle tasse dovute.
Esempio di risparmio fiscale
Supponiamo che un contribuente abbia un reddito imponibile di 31.000 euro. Senza alcuna detrazione, nel 2025 dovrebbe pagare un’IRPEF di 7.490 euro, composta da 6.440 euro sui primi 28.000 euro e 1.050 euro sui restanti 3.000 euro.
Se invece avesse sostenuto spese detraibili per un totale di 3.000 euro, beneficiando di una detrazione al 19%, il totale delle imposte si ridurrebbe a 6.920 euro, con un risparmio di 570 euro.
Naturalmente, il risparmio può essere maggiore se la percentuale di detrazione prevista dalla normativa per le spese effettuate è più elevata.
Le deduzioni fiscali, come le detrazioni, permettono di incrementare il reddito netto riducendo le trattenute e le tasse da versare. Tuttavia, il loro funzionamento è diverso. Le deduzioni intervengono abbassando il reddito imponibile, ovvero la base su cui vengono calcolate le imposte. Questo significa che, se durante l’anno si sostengono spese deducibili, queste vengono sottratte dal reddito imponibile, riducendo così l’importo soggetto a tassazione.
Esempio pratico di risparmio fiscale
Immaginiamo un contribuente con un reddito imponibile di 31.000 euro che ha sostenuto spese deducibili per un totale di 3.000 euro. Grazie a queste deduzioni, per il 2024 il reddito imponibile si ridurrà a 28.000 euro.
L’IRPEF sarà calcolata su questa nuova base imponibile, utilizzando l’aliquota del 23%. Senza deduzioni, i 3.000 euro eccedenti i 28.000 euro sarebbero stati tassati con l’aliquota del secondo scaglione IRPEF 2024, pari al 35%.
In questo caso, il risparmio in termini di imposte ammonta a 1.050 euro.
Eseguire lavori di ristrutturazione oggi permette di usufruire di detrazioni fiscali con aliquote vantaggiose. Ecco un riepilogo delle principali opportunità:
Queste agevolazioni rappresentano un’ottima opportunità per chi desidera migliorare la propria abitazione, ottenendo un risparmio significativo sulle imposte.
Ecco un elenco di agevolazioni fiscali relative alla casa:
Anche le famiglie possono beneficiare di detrazioni e deduzioni per spese sostenute a proprio carico o per i familiari:
Investire in previdenza complementare o riscattare gli anni di laurea consente di accedere a deduzioni significative, aumentando il netto percepito.
Inoltre, è fondamentale comprendere come i Contributi INPS lavoratori dipendenti: la guida completa possano influire sulla propria posizione fiscale e previdenziale.
Le spese che possono essere detratte per i figli a carico includono:
L’utilizzo della Tessera Sanitaria in farmacia, presso medici o veterinari consente di ottenere le seguenti detrazioni:
In caso di disabilità personale o di un familiare (anche non a carico fiscale), è possibile beneficiare di misure che aumentano il reddito netto, tra cui:
Richiedere benefit come i buoni pasto contribuisce ad aumentare il reddito netto. I buoni pasto elettronici sono esentasse fino a 8 € giornalieri (4 € per quelli cartacei). Inoltre, i fringe benefit non sono soggetti a tassazione, purché non superino 1.000 € (2.000 € con figli a carico). I rimborsi spese e le indennità di trasferta fino a 47 € giornalieri non sono tassabili.
Per quanto riguarda il lavoro da remoto, è utile leggere il nostro approndimento su Buoni pasto in smart working: quando sono dovuti e cosa dice la legge.
Le donazioni a favore di organizzazioni non lucrative di utilità sociale, istituzioni religiose, ONG, università e enti di ricerca consentono una detrazione IRPEF. La percentuale di detrazione varia dal 19% al 35%, a seconda del tipo di ente beneficiario, e in alcuni casi non esiste un limite di spesa.
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