Come dare le dimissioni: guida completa per i lavoratori italiani
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Dare le dimissioni è un passo importante nella carriera di ogni lavoratore e richiede attenzione a procedure e tempistiche per evitare problemi con il datore di lavoro. Dal 2016, in Italia, le dimissioni devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica, attraverso i portali ufficiali, per garantire trasparenza e prevenire abusi come le dimissioni in bianco.
In questa guida completa, scoprirai come presentare correttamente le dimissioni online, quali sono i tempi di preavviso da rispettare e come scrivere una lettera di dimissioni professionale. Inoltre, approfondiremo le novità normative del 2025, incluse le dimissioni per fatti concludenti e la possibilità di revoca.
Procedura telematica per presentare le dimissioni
Presentare le dimissioni in modalità telematica è un procedimento veloce e intuitivo, pensato per semplificare la gestione dell’interruzione del rapporto di lavoro da parte dei dipendenti. Questo sistema, previsto dalla normativa italiana, è regolato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e segue specifiche linee guida.
Per inoltrare la richiesta, è necessario accedere al portale Cliclavoro (www.cliclavoro.gov.it) o al sito dell’INPS, autenticandosi con SPID, CIE o CNS. Dopo aver effettuato l’accesso, il lavoratore dovrà compilare un modulo online con i dati del proprio contratto e indicare la data dell’ultimo giorno di lavoro. Una volta completata la procedura, la richiesta verrà trasmessa automaticamente al datore di lavoro, che riceverà una notifica immediata.
Questa modalità di dimissioni è stata introdotta con il Decreto Legislativo n. 151/2015 per garantire maggiore trasparenza e sicurezza ai lavoratori, contrastando la pratica delle dimissioni in bianco – documenti precompilati e firmati in anticipo, spesso utilizzati impropriamente dai datori di lavoro per interrompere unilateralmente i contratti di lavoro.
Chi desidera presentare le dimissioni attraverso l’INPS deve seguire questi passaggi:
- Accedere al sito www.inps.it
- Digitare nella barra di ricerca “dimissioni volontarie” e selezionare la sezione corrispondente
- Autenticarsi utilizzando SPID, CNS o CIE
- Compilare il modulo inserendo i dati relativi al contratto di lavoro e specificando la data di cessazione dell’attività
- Confermare l’invio della richiesta
Al termine della procedura verrà rilasciata una ricevuta digitale, che attesta l’inoltro ufficiale delle dimissioni.
Importanza del periodo di preavviso
L’invio della richiesta di dimissioni è valido esclusivamente se effettuato tramite Cliclavoro o il sito dell’INPS, con un’identità digitale riconosciuta (SPID, CIE o CNS). Qualsiasi altra modalità non è considerata conforme alla normativa.
Inoltre, il lavoratore è tenuto a rispettare i tempi di preavviso previsti dal contratto di lavoro, salvo il caso di dimissioni per giusta causa. In mancanza di preavviso, il datore di lavoro ha il diritto di trattenere un importo proporzionale dal TFR o adottare altre misure previste dal contratto.
Il periodo di preavviso varia in base a diversi fattori, tra cui:
- Il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) di riferimento
- L’anzianità di servizio del lavoratore
- La tipologia di contratto (tempo determinato o indeterminato)
Pertanto, prima di procedere con le dimissioni, è fondamentale consultare il proprio CCNL per verificare i tempi e le modalità previste.
Come scrivere una lettera di dimissioni efficace
Quando redigi una lettera di dimissioni, è fondamentale adottare un tono professionale e rispettoso. Anche se la decisione di lasciare il lavoro è motivata da ragioni personali, è consigliabile evitare commenti negativi sull’azienda o sui colleghi.
Per garantire che la lettera contenga tutti gli elementi essenziali, assicurati di includere:
- La data e l’intestazione con i dati dell’azienda;
- Una dichiarazione chiara della volontà di dimettersi;
- Il riferimento al periodo di preavviso e alla data dell’ultimo giorno di lavoro;
- La disponibilità a facilitare la transizione;
- Un ringraziamento per l’esperienza maturata in azienda.
Chiudere il rapporto lavorativo in modo positivo è un segno di professionalità. Una lettera ben strutturata non solo costituisce una comunicazione formale, ma contribuisce anche a mantenere un buon rapporto con il datore di lavoro.
Dimissioni per fatti concludenti: nuova procedura 2025
A partire dal 12 gennaio 2025, entra in vigore un aggiornamento normativo riguardante le dimissioni per fatti concludenti, regolato dall’art. 26, comma 7-bis, del D.Lgs. n. 151/2015. Questa disposizione consente al datore di lavoro di considerare il dipendente dimissionario in caso di assenze ingiustificate prolungate oltre il limite stabilito dal contratto collettivo nazionale di riferimento (CCNL).
Per rendere effettiva la cessazione del rapporto, il datore di lavoro deve notificare l’evento e comunicare le proprie dimissioni all’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL), preferibilmente tramite PEC. La comunicazione deve contenere:
- I dati dell’azienda (denominazione, sede legale e operativa, codice fiscale, settore di attività);
- Le generalità del lavoratore e il suo ultimo recapito noto (indirizzo, numero di telefono, email personale);
- Le informazioni contrattuali (data di assunzione, tipo di contratto, livello, qualifica, sede di lavoro);
- L’ultimo giorno effettivo di lavoro e la data della prima assenza ingiustificata;
- Il numero complessivo di giorni di assenza senza giustificazione;
- La specifica dell’assenza di autorizzazione per l’astensione dal lavoro;
- Il riferimento al CCNL applicato, con indicazione dell’articolo che disciplina le assenze ingiustificate.
L’INL ha fornito chiarimenti su questa procedura con la Nota n. 579 del 22 gennaio 2025, offrendo ulteriori dettagli operativi.
Revoca delle dimissioni: è possibile?
Sì, è possibile revocare le dimissioni online. La legge prevede che il lavoratore possa annullare la propria decisione entro 7 giorni dalla presentazione. In tal caso, il datore di lavoro è obbligato ad accettare la revoca.
Il processo di revoca si svolge tramite il medesimo portale utilizzato per inviare le dimissioni. Se queste sono state fatte tramite INPS, la revoca dovrà essere eseguita sempre attraverso l’INPS. Lo stesso vale se le dimissioni sono state inviate tramite il portale ClicLavoro.
Una volta accettata la revoca, la procedura di cessazione del rapporto di lavoro viene annullata.
Questa normativa garantisce che il processo di dimissioni sia chiaro, tracciabile e conforme alla legge.
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