Non c’è dubbio: il colloquio di lavoro è un momento particolarmente importante per chi si avvicina per la prima volta al mondo del lavoro. Per i più giovani si tratta di un vero e proprio scoglio, dal momento che può determinare la realizzazione di un sogno circa un certo percorso di lavoro oppure può sancire lo scemare di un’opportunità di lavoro.
Non è certamente un percorso che è presente dappertutto, perlomeno non in maniera così fondamentale e peculiare. Ad esempio, nel mondo della pubblica amministrazione, bisogna sottolineare come il reclutamento avvenga tramite concorsi pubblici. Quindi, se mai il colloquio di lavoro ci dovesse comunque essere, non avrà particolari condizionamenti sull’assunzione, se non eventualmente sull’area o settore in cui verrà inquadrato.
Sono tante le persone che non riescono ad affrontare un momento così delicato e intenso dal punto di vista emotivo. La pressione di dover rispondere a diverse domande, anche delicate, e cercare di fare una buona impressione sul proprio interlocutore è notevole, soprattutto perché c’è in ballo il proprio futuro.
Spesso e volentieri, tra le altre cose, il colloquio viene svolto in un contesto e in un ambiente che non ha particolari legami con le mansioni che poi si andranno a svolgere nel lavoro di tutti i giorni nel caso in cui ovviamente si dovesse essere assunti.
È chiaro che per poter essere performanti al punto giusto nel colloquio di lavoro, è fondamentale individuare l’impiego più adatto alle proprie esigenze, competenze e studi. Di conseguenza, svolgere le ricerche corretti sulle diverse aziende nelle quali si vorrebbe fare un colloquio è decisamente importante.
Prima di tutto, permette di capire molto di più in merito alla visione, così come alla cultura portata avanti dall’azienda. In questo modo, si potrà avere una prima risposta circa l’allineamento dei valori dell’azienda con i vostri. In seconda istanza, permette di strutturare domande e risposte che sono molto pratiche anche per quanto riguarda l’interazione con il recruiter. La stessa ricerca offre la possibilità di effettuare una corretta personalizzazione del proprio cv, in maniera tale da capire quando e come mettere in evidenza le esperienze che sono più legate al settore per cui si fa domanda.
Se l’obiettivo è quello di poter disporre di un cv che si riesca a differenziare rispetto agli altri, allora deve essere curato con la massima attenzione. È un documento che offre una prima descrizione delle proprie qualità e caratteristiche e deve riuscire anche a catturare l’attenzione del recruiter, mettendo in evidenza non solo le proprie competenze e conoscenze, ma anche i legami con la posizione per cui si fa domanda e si sta affrontando il colloquio.
I selezionatori impiegano solo qualche secondo per leggere le varie candidature che ricevono. Di conseguenza, un buon cv deve essere strutturato con un layout che riesca a catturare l’attenzione e abbia un buon impatto estetico. Anche la strutturazione dei contenuti va fatta in maniera strategica. Il segreto è quello di riuscire ad allineare le esperienze e competenze emergenti dal proprio cv con quelli che sono i requisiti della singola offerta di lavoro.
Un altro aspetto molto interessante e che può fare la differenza riguarda la preparazione. Uno dei consigli migliori da seguire è senz’altro quello di esercitarsi il più possibile sulle domande potenziali che ci si potrebbe trovare di fronte durante il colloquio di lavoro. Al contempo, è molto importante l’aggiornamento: non perdetevi le ultime novità e tendenze, perché tutto questo vuol dire solo ed esclusivamente sicurezza e adattabilità ai cambiamenti.
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