Il 2025 ha portato buone notizie per le famiglie italiane che beneficiano dell’Assegno Unico: l’INPS ha aumentato l’importo per l’anno in corso, con un adeguamento dello 0,8% rispetto al 2024. Tuttavia, per evitare di ricevere solo l’importo minimo dell’assegno, è fondamentale aggiornare l’ISEE prima della scadenza. Ecco cosa devi sapere.
Chi ha già presentato la domanda per l’Assegno Unico non dovrà rifare la richiesta per il 2025, ma è obbligatorio aggiornare l’ISEE. L’INPS ha sottolineato che, senza la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), a partire da marzo 2025 verrà erogato solo l’importo minimo del contributo. I beneficiari hanno tempo fino al 30 giugno 2025 per presentare l’ISEE aggiornato. Se presentato entro questa data, gli importi arretrati saranno ricalcolati e corrisposti.
Sebbene manchi ancora un po’ di tempo, è consigliabile non aspettare l’ultimo momento per aggiornare l’ISEE. I Caf segnalano ritardi nei tempi di rilascio, con attese che ora arrivano fino a 10-15 giorni, rispetto ai 3-4 giorni abituali. Questo rallentamento potrebbe causare disagi, quindi è meglio agire subito.
L’Assegno Unico e Universale è un contributo economico destinato a tutte le famiglie con figli a carico, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni. L’importo varia in base all’ISEE della famiglia: più basso è l’ISEE, maggiore sarà l’importo erogato. Il sostegno è universale e può essere richiesto per ogni figlio, con la possibilità di fare domanda entro 120 giorni dalla nascita.
Gli importi dell’Assegno Unico per il 2025 sono variabili a seconda del reddito familiare. Per i nuclei con ISEE superiore a 45.939,56 euro, l’assegno minimo per ogni figlio è di 57,5 euro, mentre per le famiglie con ISEE inferiore a 17.227,33 euro, l’importo massimo raggiunge i 201 euro. Aumenti significativi sono previsti anche per le fasce intermedie di reddito.
Il 2025 porta anche delle novità per le famiglie numerose. Se un nucleo familiare ha almeno 3 figli a carico e un ISEE non superiore a un determinato limite, l’importo per ogni figlio da 1 a 3 anni aumenta del 50%. Inoltre, le famiglie con almeno 4 figli a carico beneficiano di una maggiorazione fissa di 150 euro. Questi aumenti sono pensati per sostenere le famiglie con più figli a carico, offrendo loro un aiuto maggiore.
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