L’Agopuntura è entrata ufficialmente nei Livelli essenziali di assistenza: in questo ospedale romagnolo c’è l’ambulatorio dedicato
Agopuntura (Fonte: Canva) - www.circuitolavoro.it
L’agopuntura è stata inserita ufficialmente nei Livelli Essenziali di Assistenza e in questo ospedale romagnolo è stato istituito l’ambulatorio dedicato.
L’agopuntura è una pratica terapeutica considerata di medicina alternativa, molto antica in Cina, che prevede l’inserimento di piccoli aghi specifici per questo trattamento, in specifiche aree del corpo umano.
Questo trattamento, promuove il benessere e la salute del paziente, portando giovamento nelle aree di interesse, come per esempio in presenza di emicrania, mal di schiena e così via. Attualmente questa pratica non è considerata scientifica, anche se qualcosa sta cambiando.
Infatti, l’agopuntura è entrata ufficialmente nei Livelli Essenziali di Assistenza e in questo ospedale romagnolo è stato istituito l’ambulatorio dedicato. Ecco di quale stiamo parlando.
Un provvedimento che riconosce il valore terapeutico dell’agopuntura
Come riportano da il Resto del Carlino, l’agopuntura, essendo entrato ufficialmente nella LEA, Livelli Essenziali di Assistenza è diventato un trattamento che le Regioni dovranno quindi garantire ai cittadini con il servizio sanitario, visto il riconoscimento del valore terapeutico.
Come riporta infatti Armando Criscuolo, medico dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione: “Prima non c’era una vera normativa nazionale sull’agopuntura, oggi c’è più consapevolezza sull’efficacia del trattamento. A gennaio è stato aggiornato anche il tariffario nazionale, un ulteriore passo che era necessario…”. A chi guarda questa pratica ancora con scetticismo risponde: “In Italia è considerata un atto medico e in quanto tale è eseguibile solo da professionisti laureati in medicina e abilitati alla professione…”.
L’ambulatorio dedicato nell’ospedale romagnolo
L’agopuntura è ufficialmente entrata nei Livelli Essenziali di Assistenza e in questo ospedale romagnolo c’è già l’ambulatorio dedicato, parliamo del Morgagni-Pierantoni, dove questa pratica è già attiva da un po’, così come in altri ospedali italiani. Armando Criscuolo, medico dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione, come possiamo leggere ne, il Resto del Carlino, ha rilasciato diverse informazioni in merito a questa pratica medica alternativa.
Come ha rivelato lui stesso in merito alle patologie per le quali, questa metodologia porterebbe benefici: “A Forlì l’agopuntura viene utilizzata per trattare il dolore nei pazienti affetti da cefalee e lombalgie. Inoltre, è stato da poco redatto un protocollo regionale per i malati di neoplasia al seno…”. In merito ai casi che più gli sono rimasti impressi: “Le patologie che trattiamo hanno un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti perché il dolore è frequente e intenso. Ho visto spesso il volto sofferente delle persone distendersi dopo l’agopuntura…”, aprendo quindi un dibattito tra la medicina ufficiale e quella alternativa.