Per chi percepisce l’Assegno Unico nel 2024 si profila una novità importante. Alcuni beneficiari incontreranno ritardi nei pagamenti di marzo. Questa situazione suscita interrogativi e necessità di chiarimenti tra le famiglie che dipendono da questo sostegno economico. In questo articolo, offriamo maggiori informazioni su questi ritardi.
Nel corso della metà di marzo, specificamente tra il 18 e il 20, si prevede l’accredito degli importi relativi al mese in corso secondo il programma dell’Inps. Tuttavia, alcune famiglie, che precedentemente beneficiavano dell’Assegno in combinazione con il Reddito di cittadinanza, dovranno pazientare un po’ più a lungo.
Infatti, non tutte le famiglie aventi diritto visualizzeranno l’importo nei loro conti in questi giorni. Le famiglie interessate sono quelle che, fino all’ultimo anno, erano beneficiarie del Reddito di cittadinanza.
L’accorpamento di Assegno e Reddito è terminato con la decisione del governo Meloni, richiedendo così l’avvio di un nuovo iter per l’ottenimento dell’Assegno.
Le domande dovevano essere presentate entro la fine di febbraio. In queste circostanze, l’Inps necessiterà di giorni aggiuntivi per elaborare e valutare le richieste in modo adeguato.
L’attesa per il ritardo non è vista come significativa, perché l’Assegno verrà comunque erogato entro la fine di marzo, differendosi di una decina di giorni rispetto agli altri beneficiari. Ma a partire da aprile, i pagamenti riprenderanno seguendo il calendario stabilito per tutte le famiglie.
Chi non ha inviato la domanda entro il 29 febbraio non deve preoccuparsi eccessivamente, avendo la possibilità di farlo fino a giugno. Gli arretrati non andranno perduti ma verranno accreditati in un momento successivo.
Per conoscere le date precise dei pagamenti, gli interessati possono consultare l’AppIO o il portale MyInps. L’importo dell’Assegno Unico di marzo sarà calcolato sull’ultimo Isee valido, che andava presentato entro il 29 febbraio. In assenza di questa documentazione, verrà erogato un importo minimo di 57 euro, ma rimane possibile presentare l’Isee fino a giugno per regolarizzare la situazione e ottenere gli arretrati dovuti.
Oltre alle questioni riguardanti l’Assegno Unico 2024, è fondamentale tenersi aggiornati sulle dinamiche del mercato del lavoro e sui vari supporti finanziari disponibili.
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