Malattia, maternità e paternità 2024: calcolo e importi secondo l’INPS

Aggiornamenti INPS sugli importi delle indennità per il 2024

Sono stati pubblicati gli aggiornamenti per il calcolo delle indennità di malattia, maternità e paternità, nonché delle prestazioni per la tubercolosi per l’anno 2024. L’INPS ha annunciato una revisione degli importi in linea con l’andamento dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo. Una comunicazione ufficiale è stata rilasciata il 6 maggio tramite la circolare n. 61, che ha stabilito nuovi valori riferimento.

Questi aggiornamenti includono anche le cifre relative all’assegno di maternità erogato dai comuni e quello destinato ai lavori atipici e discontinui. Inoltre, sono stati specificati i limiti di reddito per il calcolo dell’indennità di congedo parentale e i massimali relativi alle prestazioni per i familiari di persone con disabilità gravi.

Consulta la circolare n. 61 dell’INPS per tutti i dettagli.

Importi specifici per categorie di lavoratori

Con la circolare n. 61 del 6 maggio 2024, l’INPS ha reso noti gli importi utilizzati per calcolare le contribuzioni dovute per la maggior parte dei lavoratori dipendenti al fine di erogare indennità per malattia, maternità, paternità e tubercolosi.

Le prestazioni sono calcolate in base ai periodi di paga 2024 pertinenti per le diverse categorie di lavoratori. Ecco un riassunto delle tipologie di lavoratori, delle prestazioni e degli importi corrispondenti:

  • Lavoratori soci di società e di enti cooperativi: Malattia, maternità/paternità e tubercolosi – La retribuzione del mese precedente, non inferiore a 56,87 euro.
  • Lavoratori agricoli a tempo determinato: Malattia, maternità/paternità e tubercolosi – La retribuzione di base, pari a 50,59 euro.
  • Compartecipanti familiari e piccoli coloni: Malattia, maternità/paternità e tubercolosi – Si fa riferimento ai valori del 2023. Temporaneamente, per la maternità e la paternità, si utilizza il reddito valido per il 2023, pari a 61,98 euro.
  • Lavoratori italiani operanti all’estero in paesi extracomunitari: Malattia, maternità/paternità e tubercolosi – Si fa riferimento alle retribuzioni convenzionali per il calcolo dei contributi del 2024.

Per quanto riguarda l’indennità di maternità e paternità per i lavoratori domestici e familiari, gli importi variano in base alla retribuzione oraria effettiva:

  • Fino a 9,40 euro: 8,33 euro.
  • Da 9,40 euro a 11,45 euro: 9,40 euro.
  • Oltre 11,45 euro: 11,45 euro.
  • Per orari di lavoro superiori a 24 ore settimanali: 6,06 euro.

Per i lavoratori autonomi, l’INPS fornisce gli importi per l’indennità di maternità, paternità, congedo parentale e interruzione della gravidanza:

  • Coltivatori diretti, coloni, imprenditori agricoli: 50,59 euro.
  • Artigiani e commercianti: 56,87 euro.
  • Pescatori: 31,60 euro.

Inoltre, l’importo reddituale di riferimento per l’accesso a ulteriori 3 mesi di indennità è di 8.972,04 euro.

Per i lavoratori iscritti alla Gestione separata INPS, si applicano aliquote contributive che variano a seconda della categoria di lavoratore. Ad esempio:

  • Lavoratori liberi professionisti: 26,07%.
  • Collaboratori non assicurati ad altre forme pensionistiche obbligatorie: 33,72%.

Per quanto riguarda l’indennità di malattia e degenza ospedaliera, gli importi variano a seconda delle mensilità di contribuzione:

  • Malattia: 8%, 12% e 16%.
  • Degenza ospedaliera: 16%, 24% e 32%.

Infine, l’assegno di maternità varia a seconda del reddito e delle condizioni specifiche del richiedente.

Per ulteriori dettagli, si consiglia di consultare la circolare completa dell’INPS n. 61/2024.

Percentuali e calcolo dell’indennità

Le percentuali applicabili per il calcolo delle indennità di malattia e degenza ospedaliera variano in base ai mesi di contribuzione accumulati nei dodici mesi antecedenti l’evento. I massimali contributivi, divisi per 365 giorni, definiscono l’importo base per queste indennità.

Per la maternità comunale, è stato precisato un importo specifico, così come per le prestazioni a favore di lavoratori con contratti atipici o discontinui.

Per ulteriori informazioni, compresi i limiti di reddito per l’indennità di congedo parentale e per le prestazioni ai familiari di persone con disabilità gravi, si rimanda al testo integrale della circolare INPS n. 61/2024.

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