Legge di Bilancio 2025: ritorno dell’Ecobonus al 65%? Novità e cambiamenti previsti

Forza Italia rilancia l’Ecobonus al 65% con una proposta di emendamento alla Legge di Bilancio. L’incentivo, che agevola gli interventi per migliorare la prestazione energetica degli edifici, potrebbe tornare anche nel 2025, mantenendo la stessa percentuale attualmente prevista. Ecco le novità e i dettagli del dibattito in corso.

Il nuovo emendamento: cosa prevede

La deputata Erica Mazzetti di Forza Italia ha presentato un emendamento per ripristinare la detrazione al 65%. Questo incentivo, più vantaggioso rispetto al 50% previsto per il prossimo anno, mira a uniformare le agevolazioni per gli interventi di efficientamento energetico su abitazioni principali e seconde case. Attualmente, i diversi tipi di intervento prevedono aliquote variabili: ad esempio, le pompe di calore hanno una detrazione al 65%, mentre i cappotti termici possono arrivare al 75%.

Le polemiche sulle caldaie e le pompe di calore

Il dibattito si infiamma con l’avvicinarsi del 2025, anno in cui la direttiva europea “Case Green” prevede lo stop agli incentivi fiscali per le caldaie a combustibili fossili. I produttori di pompe di calore chiedono maggiore sostegno per le loro tecnologie, mentre i produttori di caldaie spingono per mantenere le agevolazioni, specialmente per i modelli ibridi. Tuttavia, i costi elevati e i margini di spesa limitati del governo potrebbero ostacolare l’approvazione dell’emendamento.

Cos’è l’Ecobonus?

L’Ecobonus è una misura fiscale pensata per incentivare interventi edilizi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica. Attualmente consente detrazioni fino al 65% per lavori specifici, come l’installazione di pannelli solari o di impianti di riscaldamento efficienti. Rappresenta uno strumento cruciale per la transizione energetica nel settore edilizio.

Bonus ristrutturazioni: cosa cambia nel 2025

Il bonus ristrutturazioni resterà al 50% per la prima casa, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro. Per gli altri immobili, invece, l’agevolazione scenderà al 36%, con un limite di 48.000 euro. La riduzione proseguirà nei prossimi anni, portando il bonus a un graduale declino.

Sismabonus: riduzione delle detrazioni

Il Sismabonus, destinato a migliorare la sicurezza strutturale di abitazioni e immobili produttivi, subirà modifiche significative. Dal 2025, l’aliquota scenderà dall’attuale 85% al 50% per le prime case e al 36% per le altre tipologie di immobili.

Superbonus: il taglio definitivo

Il Superbonus passerà dal 70% al 65% nel 2025, limitandosi agli interventi con documentazione presentata entro il 15 ottobre 2024. L’aliquota del 110%, ormai simbolica, resterà in vigore solo per le aree colpite da calamità naturali.

Bonus mobili: condizioni invariate

Confermato anche per il 2025 il bonus mobili, che prevede una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati a immobili ristrutturati. Rimane invariato il tetto di spesa di 5.000 euro, ripartito in dieci quote annuali.

Il quoziente familiare: un nuovo criterio per i bonus

Una delle novità più attese è l’introduzione del quoziente familiare, un sistema che rimodulerebbe i bonus fiscali in base ai redditi dell’intero nucleo familiare. Le detrazioni saranno elevate per redditi fino a 50.000 euro, con riduzioni progressive oltre questa soglia.

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