La Legge 104/92, punto di riferimento cruciale per l’assistenza e l’integrazione sociale delle persone con disabilità, delinea con precisione i diritti e le tutele a loro e ai loro familiari garantiti dall’articolo 3, comma 3. Questo comma, essenziale per la definizione di disabilità grave, sarà soggetto a importanti modifiche a partire dal 30 giugno 2024, come stabilito dal decreto legislativo n. 62/2024.
La Legge 104 fornisce definizioni specifiche riguardanti la disabilità grave, individuata principalmente come una condizione che comporta una riduzione dell’autonomia personale tale da richiedere un’assistenza continua e permanente per le attività quotidiane. È essenziale notare che questa definizione sarà soggetta a revisione a partire dal 30 giugno 2024, con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni normative.
Il riconoscimento della disabilità grave secondo l’articolo 3, comma 3, offre accesso a una serie di agevolazioni e benefici, sia per il disabile che per i suoi familiari. Tra queste, vi sono agevolazioni fiscali, permessi retribuiti, e congedi straordinari.
Il possesso del certificato di accertamento dell’handicap è fondamentale per beneficiare delle agevolazioni fiscali e delle tutele sul lavoro previste dal comma 3 dell’articolo 3 della Legge 104. Queste agevolazioni includono l’assegno di accompagnamento, i permessi retribuiti e i congedi straordinari.
A partire dal 30 giugno 2024, alcune modifiche alla definizione di disabilità contenuta nell’articolo 3 della Legge 104 entreranno in vigore. Queste modifiche, stabilite dal decreto legislativo n. 62/2024, influenzeranno la valutazione e il riconoscimento della disabilità grave, determinando cambiamenti significativi nei diritti e nelle tutele previste per i disabili e i loro familiari.
La normativa relativa ai diritti dei disabili e dei loro familiari, sancita dalla legge 104/92, garantisce una serie di benefici e agevolazioni per favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità.
In particolare, sia il disabile che i suoi familiari hanno diritto a permessi e a periodi di congedo retribuito. Se il disabile è riconosciuto con handicap grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge 104, sia il disabile stesso che i familiari fino al 2° grado hanno diritto a un permesso retribuito di tre giorni al mese, da usufruire in modalità continuativa o frazionata, a eccezione dei periodi di ricovero in strutture di riabilitazione o ospedali, salvo nei casi di ricovero a tempo pieno per disabili in stato di coma vigile o terminale.
Una novità importante è l‘abolizione della regola del referente unico dal 13 agosto 2022, consentendo così a più soggetti di richiedere i permessi 104 in relazione allo stesso familiare con disabilità.
Il lavoratore disabile con riconoscimento di handicap grave ha diritto a un permesso retribuito di due ore al giorno o, alternativamente, a tre giorni di permesso al mese, anch’essi da usufruire in modo continuativo o frazionato.
Oltre ai permessi, la legge 104, nell’articolo 3 comma 3, prevede un congedo straordinario retribuito fino a un massimo di due anni, con l’indennità calcolata in base all’ultima retribuzione. Questo congedo è concesso ai genitori, fratelli, sorelle o coniugi conviventi che assistono il disabile, sempre nel rispetto del requisito di assenza di ricovero a tempo pieno.
Per i lavoratori con invalidità superiore al 74%, è possibile richiedere due mesi di contributi figurativi per ogni anno di lavoro, per la pensione anticipata, fino a un massimo di cinque anni.
Inoltre, la legge prevede che il familiare di un disabile grave possa scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e di rifiutare eventuali trasferimenti deliberati dal datore di lavoro senza il proprio consenso.
I familiari che assistono soggetti disabili gravi possono essere esonerati dai turni di lavoro notturno per garantire l’assistenza necessaria.
Infine, per quanto riguarda i concorsi pubblici, i disabili riconosciuti ai sensi dell’articolo 3 della legge 104 hanno il diritto di utilizzare ausili tecnici necessari durante le prove.
Le agevolazioni previste dalla legge 104, articolo 3, comma 3, offrono un sostegno significativo ai figli con disabilità, specialmente per quanto riguarda l‘assegno unico. Dal 1° gennaio 2023, l’assegno unico per i figli disabili non ha più limiti di età e può arrivare fino a un massimo di 189,20 euro per ISEE inferiore o uguale a 16.215 euro. Ci sono poi specifiche maggiorazioni fisse per i figli con diversi gradi di disabilità, che variano da 85 a 105 euro al mese, riconosciute sia ai minori che ai maggiorenni fino ai 21 anni.
Per il periodo successivo ai 21 anni, l’assegno si attesta a 85 euro al mese in caso di ISEE fino a 16.215 euro, riducendosi progressivamente fino a un minimo di 25 euro per ISEE più elevati. Inoltre, per i nuclei con figli disabili, è stata confermata una maggiorazione transitoria di 120 euro per il 2023 e il 2024.
Un’altra importante agevolazione riguarda l’applicazione dell’aliquota IVA agevolata al 4% sull’acquisto di sussidi tecnici e informatici destinati alla riabilitazione o alla comunicazione e scrittura per i disabili gravi. Questa agevolazione può essere richiesta tramite un certificato medico di base e le relative spese possono essere portate in detrazione IRPEF fino al 19% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 2.840 euro.
Anche i familiari che hanno a carico il soggetto disabile possono beneficiare di queste agevolazioni.
Per quanto riguarda l’eliminazione delle barriere architettoniche, è previsto un bonus ristrutturazioni con detrazione IRPEF del 50% fino a 96.000 euro di spesa, da richiedere con la dichiarazione annuale dei redditi. La legge di bilancio 2022 ha introdotto ulteriori agevolazioni per la rimozione delle barriere architettoniche, estese fino al 31 dicembre 2025, con una detrazione del 75% delle spese sostenute, ripartita in cinque quote annuali, fino a determinati limiti di spesa in base al tipo di edificio. Per queste lavorazioni è prevista anche l’applicazione dell’IVA al 4% per i servizi dipendenti da contratti di appalto, con la specifica menzione nella fattura del D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633, punto 41 ter della tabella A – parte II.
Nel panorama delle agevolazioni e dei benefici offerti dalla legge 104 per i disabili gravi, secondo quanto stabilito dall’articolo 3, comma 3, è essenziale evidenziare le spese che possono essere considerate per la detrazione fiscale o la deduzione dal reddito.
Tra queste, spicca sicuramente l’acquisto di un’automobile destinata al trasporto di persone con disabilità. Tale spesa è detraibile al 19%. Inoltre, tra le agevolazioni relative al veicolo destinato alla persona con handicap, è importante menzionare l’esenzione dal pagamento del bollo auto e delle tasse di trascrizione.
È fondamentale anche sottolineare che ai disabili è garantito il diritto di dedurre dal reddito le spese sostenute per l’assistenza specifica. Tale agevolazione è estesa anche ai familiari che hanno a carico persone con disabilità.
Le agevolazioni si estendono altresì alle spese sostenute per l’assistenza domestica e personale. Di seguito, viene riportato uno schema riassuntivo delle principali agevolazioni fiscali applicabili alle spese di assistenza:
Agevolazione | Beneficiari | Limite | Oggetto |
---|---|---|---|
Deduzione per servizi domestici | Tutti i contribuenti (direttamente interessati o familiari a carico fiscale) | Fino a 1549,37 euro | Contributi previdenziali e assistenziali |
Detrazione per l’assistenza personale | Persone non autosufficienti (direttamente interessate o familiari a carico fiscale o civilmente obbligati) | 19% fino a 2.100 euro di spesa. Limite di reddito di 40.000 euro | Retribuzione di addetti all’assistenza (compresi colf e badanti) |
Spese mediche e di assistenza specifica | Tutti i contribuenti (direttamente interessati o familiari a carico fiscale) | 19% della spesa sostenuta | Operatori sanitari e di assistenza qualificati |
Spese mediche e di assistenza specifica | Persone con certificazione di invalidità o handicap (direttamente interessate o familiari a carico fiscale o civilmente obbligati) | Deduzione dal reddito della spesa sostenuta | Operatori sanitari e di assistenza qualificati |
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