L’iter burocratico per contestare la revoca dell’indennità di accompagnamento per invalidità civile ha ricevuto una significativa semplificazione. La Corte di Cassazione, attraverso la sentenza n. 14561/2022, ha chiarito che, in caso di annullamento dell’erogazione di tale indennità, non è più obbligatoria la presentazione di una nuova domanda amministrativa all’INPS per iniziare il percorso di ricorso.
Le persone che hanno subito la revoca di questo supporto possono ora appellarsi direttamente all’autorità giudiziaria per avere conferma dei requisiti di invalidità, senza doversi imbarcare nuovamente nell’iter amministrativo. Finora, era prassi comune richiedere un nuovo accertamento amministrativo, un passaggio che non solo allungava i tempi ma anche complicava il percorso per il beneficiario.
La decisione della Corte stabilisce una procedura più diretta per i beneficiari dell’indennità di accompagnamento che intendono contestare la revoca. La sentenza evidenzia che, dato il prolungato processo amministrativo già affrontato per l’accertamento iniziale, richiedere un ulteriore accertamento si traduce in una duplicazione inutile e dispendiosa sia per il richiedente che per l’amministrazione stessa.
Questo orientamento interpella direttamente principi costituzionali, in particolare gli articoli 24 e 113, avallando il diritto alla tutela giurisdizionale senza l’obbligo di un nuovo accertamento amministrativo preliminare. La Cassazione ha sottolineato come il sistema precedente avrebbe potuto paradossalmente aumentare il numero di impugnazioni, andando a discapito sia dei beneficiari sia dell’INPS.
Ecco le principali novità:
Restare informati sulle ultime novità legislative e sui propri diritti è fondamentale. I beneficiari dell’indennità di accompagnamento e tutti coloro che si trovano ad affrontare situazioni simili sono incoraggiati a tenersi aggiornati sulle evoluzioni normative attraverso risorse affidabili e, quando necessario, a consultare un legale specializzato.
La navigazione delle questioni burocratiche e giuridiche relative all’indennità di accompagnamento è appena diventata più diretta, offrendo speranza e supporto a chi cerca di far valere i propri diritti.
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