Le famiglie che ricevono l’Assegno di Inclusione (ADI) sono tenute a formalizzare il loro impegno attraverso la firma del Patto di Inclusione Sociale (PAIS) entro limiti temporali precisi fissati dall’ultimo dettaglio normativo in materia.
Il PAIS deve essere concordato e siglato entro 60 giorni dal primo appuntamento con i servizi sociali. Questo primo incontro deve avvenire entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di Attivazione Digitale (PAD), indispensabile per l’erogazione dell’ADI.
Il processo coinvolge tutti i membri del nucleo familiare, includendo anche coloro che non sono soggetti agli obblighi di attivazione lavorativa. Le linee guida approvate con il decreto n. 72 del 2 maggio 2024 dal Ministero del Lavoro stabiliscono le tappe per l’attivazione di questi patti d’inclusione.
Consulta il decreto n. 72 per maggiori dettagli
Il patto mira a costruire un progetto personalizzato per accompagnare i beneficiari dell’ADI nel loro percorso di inclusione sociale e lavorativa. Attivo da gennaio, grazie al decreto lavoro del 2023, questo sostegno spetta a nuclei familiari che rispondano a determinati requisiti.
I requisiti riguardano la cittadinanza, l’autorizzazione al soggiorno, e determinate condizioni economiche. È necessaria l’iscrizione alla piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) per l’attivazione dei patti.
Partecipare al PAIS e, per chi è idoneo, al patto di servizio per l’attivazione lavorativa, è essenziale per mantenere il beneficio economico.
Vedi l’articolo 2, comma 2, per i requisiti dettagliati
Una valutazione multidimensionale è al centro della definizione del PAIS, che deve necessariamente essere elaborato entro 60 giorni dal primo colloquio con i servizi sociali. Una mancata aderenza a questi termini può portare alla sospensione o decadenza del beneficio.
Il PAIS si compone di sette sezioni, divise tra la Scheda Progetto, da compilare in accordo con la famiglia, e la Scheda Incontri, per i colloqui di verifica successivi. Ciò assicura un seguito costante e un aggiornamento periodico dei patti per l’inclusione.
I dettagli operativi e le modalità di adesione sono specificati nelle linee guida del Ministero aderendo a un approccio personalizzato all’inclusione sociale, puntando ad identificare le esigenze specifiche di ogni nucleo e definire gli impegni per il miglioramento delle condizioni generali di vita.
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