Nel panorama lavorativo attuale, l’Assegno di Ricollocazione (AdR) rappresenta un sostegno fondamentale per i lavoratori in Cassa integrazione straordinaria (CIGS) che si trovano alla ricerca di una nuova occupazione. Questo strumento, istituito dall’articolo 13 del Decreto Legislativo 14 settembre 2015 n. 150, comunemente noto come Jobs Act, si presenta come un voucher spendibile presso centri per l’impiego o enti accreditati per assistenza personalizzata nella ricerca di lavoro.
L’AdR è destinato ai lavoratori che beneficiano di un trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS) e che rientrano negli ambiti e profili professionali specificati dagli accordi aziendali con le organizzazioni sindacali. È importante sottolineare che l’assegno non viene direttamente assegnato ai lavoratori, ma viene erogato agli enti che forniscono supporto nella ricerca di lavoro.
L’Accordo di Ricollocazione, stipulato tra azienda e sindacati, definisce un piano di ricollocazione indicando ambiti aziendali e profili professionali a rischio di esubero. Tale accordo consente ai lavoratori rientranti nei profili individuati di richiedere anticipatamente l’assegno di ricollocazione entro un determinato periodo. Inoltre, può prevedere la partecipazione dei centri per l’impiego o soggetti privati accreditati alle attività di mantenimento e sviluppo delle competenze.
L’importo dell’AdR varia in base al tipo di contratto e alla sua durata. Si va dai 250 ai 5.000 euro, distribuiti nel seguente modo:
La durata dell’AdR corrisponde a quella del trattamento straordinario di integrazione salariale e non è inferiore a 6 mesi. È possibile prorogare l’assegno di ulteriori 12 mesi nel caso in cui non sia stato utilizzato completamente entro la fine del trattamento di CIGS.
L‘Assegno di Ricollocazione è un sostegno fornito ai lavoratori in CIGS che hanno sottoscritto un Accordo di Ricollocazione. Questo assegno consente loro di ottenere assistenza intensiva nella ricerca di un nuovo impiego. Ecco come funziona il processo:
È importante notare che i beneficiari dell’Assegno di Ricollocazione non sono obbligati ad accettare offerte di lavoro congrue. L’Ente o il Centro per l’impiego riceve il pagamento solo se e quando il lavoratore accetta un’offerta di lavoro.
Per richiedere l’Assegno di Ricollocazione, i potenziali beneficiari devono presentare una richiesta online attraverso la procedura dedicata e completare la richiesta entro 30 giorni dalla comunicazione via email.
Se un lavoratore trova lavoro mentre riceve l’Assegno di Ricollocazione, ci sono due possibilità:
È importante notare che è possibile mantenere un rapporto di lavoro in CIGS e attivare un nuovo contratto a tempo determinato, purché vi sia compatibilità nell’orario di lavoro e rispetto ai limiti legali. Tuttavia, non è possibile accumulare un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato mentre si è in CIGS. In questo caso, è necessario dimettersi prima di assumere il nuovo impiego.
Coloro che usufruiscono dell’AdR beneficiano dell’esenzione dal reddito imponibile ai fini dell’IRPEF per un massimo di nove mensilità della retribuzione di riferimento per il calcolo del TFR. Per i datori di lavoro che assumono lavoratori beneficiari dell’AdR, è previsto un esonero dal versamento del 50% dei contributi previdenziali per un periodo fino a 18 mesi per contratti a tempo indeterminato e fino a 12 mesi per contratti a tempo determinato.
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