La legge di bilancio 2025, approvata dal Consiglio dei Ministri il 15 ottobre, prevede un significativo potenziamento dei sostegni alle famiglie con figli. Tra le principali novità, si distingue l’introduzione di un terzo mese di congedo parentale facoltativo, indennizzato all’80% della retribuzione. Questa misura si inserisce in un pacchetto di interventi che mira a migliorare il benessere dei genitori e a supportare la crescita dei bambini.
Il comunicato stampa del Governo ha delineato un insieme di misure, alcune nuove e altre già in vigore, che intendono facilitare la vita delle famiglie. Tra i punti salienti, spiccano:
La legge di bilancio 2024 aveva già avviato un processo di incremento dell’indennità di congedo parentale, portandola all’80% per due mesi nel 2024. In particolare, i genitori possono beneficiare di:
Queste novità si applicano ai lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, che terminano il congedo obbligatorio di maternità o paternità successivamente al 31 dicembre 2023. L’INPS ha fornito indicazioni operative per i lavoratori del settore privato tramite la circolare 57 del 18 aprile 2024, specificando che l’indennità maggiorata può essere richiesta alternativamente da entrambi i genitori.
Uno degli aspetti più rilevanti della legge di bilancio 2025 è l’introduzione di un terzo mese di congedo parentale, indennizzato all’80% dello stipendio. Questo rappresenta un ampliamento significativo rispetto alle norme precedenti, in quanto:
I genitori potranno usufruire di questa indennità entro sei anni dalla nascita, dall’adozione o dall’affidamento del figlio. I restanti mesi di congedo, indennizzati al 30%, rimarranno invariati, per un massimo totale di dieci mesi complessivi.
Con queste misure, il Governo intende non solo rafforzare il supporto economico alle famiglie, ma anche promuovere una cultura di condivisione delle responsabilità genitoriali. L’aumento dell’indennità di congedo parentale e l’introduzione del terzo mese rappresentano un passo importante verso una maggiore equità nel mondo del lavoro e nella vita familiare. Questi interventi, strutturali e permanenti, segnano una svolta positiva per il benessere dei genitori e dei bambini in Italia.
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